Guarda qua, guarda là

Può capitare, e capita spesso, allenarsi per strada con qualche amico e incrociare altri podisti che hanno la nostra stessa passione per la corsa. Correre per strada significa anche questo: andare incontro con gioia ai benefici che la corsa comporta al nostro organismo, mente compresa, “oculistica” compresa… Nel senso che la distrazione è dietro l’angolo… Soprattutto quando la nostra corsa equivale ad un allenamento blando e rilassante… Appena ci è fornita l’occasione, zac!, viene fuori la distrazione. A volte, ne andiamo perfino alla ricerca. Stiamo correndo lentamente e il discorso con l’amico un poco langue? Abbiamo esaurito l’argomento politico con cui stavamo conversando? Anche quello relativo alla prossima gara a cui partecipare? Ecco che l’amico ti indica qualcosa di rilevante. Siamo al… “guarda qua e guarda là”. Di che si tratta?    

 

Dobbiamo essere franchi: i podisti maschietti guardano le podiste femminucce. E per dirla tutta, se non altro per “par condicio”, le femminucce podiste guardano i podisti maschietti. E’ normale, è nella natura delle cose. Nel caso specifico, quando cioè si concretizza questo tipo di allenamento, si stenta a definirlo allenamento vero e proprio…, al limite, solo di corsa lenta, che, per carità, va’ anche effettuato di tanto in tanto… Quindi, ben venga di tanto in tanto il “guarda qua e guarda là”, perché non è sintomo di voyeurismo e nemmeno di deformazione mentale, purché sia chiaro si resti nell’ambito di uno sguardo e di un giudizio meramente estetico, che non tange il lato etico delle persone interessate, che non sfoci cioè in apprezzamento verbale tale da infastidire chi ascolta, sia esso compagno di allenamento o altrui persona.

 

E’ la classica questione della differenza fra estetica ed etica. L’estetica, la contemplazione del bello, è una fruizione individuale; mentre l’etica inerisce i comportanti collettivi. Nei riguardi dell’estetica siamo responsabili noi stessi, mentre in quelli dell’etica dobbiamo attenerci ai valori condivisi.                                            

 

Però, com’erano belle quelle podiste… Il torcicollo che ne è derivato, se lo meritavano…!

 

                                                  

                   

 

             

 

 

 

 

 

 

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