Un podista nell’iniziale formazione

E’ indubitabile che una persona, quando si trova nella situazione d’intraprendere l’attività podistica, debba far fronte a delle irrinunciabili necessità, quali trovare il tempo durante il quale allenarsi, munirsi di un paio scarpe idonee all’uso, eccetera. Una di queste è quella che potremmo definire “formazione iniziale”, cioè tutta la vasta gamma di informazioni che la corsa trasmette al neofita sotto forma di prime sensazioni ed esperienze. Detto che tali realtà il più delle volte risultano imbarazzanti, se non traumatiche, cerchiamo in concreto di definire quella che riteniamo rivesta maggiormente un ambito di inevitabilità, se non di necessità, perché corollario essenziale del giovane podista ai fini di un corretto approccio con la corsa.

Alludiamo alla necessaria situazione in cui il giovane podista, consigliato e supportato da qualcuno più esperto in materia, comunque si ritrova qualche volta del tutto solo, magari in una serie di allenamenti, alle prese con questo sport meraviglioso, ma che comunque presenta, come tutte le cose nuove che si affrontano, uno scotto da pagare. Anzi, è perfino un bene che sia così: non c’è nessun migliore insegnamento di quello che si prova materialmente su di sé. Al contrario, può capitare che, pur con le migliori intenzioni, l’amico esperto possa perfino risultare, con la sua presenza “ingombrante”, cioè importante e condizionante, da ostacolo alla conoscenza personale delle proprie capacità. Per cui, nel periodo in cui il neofita è lasciato da solo, può far tesoro della situazione, perché può riuscire veramente ad ascoltare sé stesso. Anzi, ci potremmo spingere perfino a sostenere che l’amico podista debba in qualche modo favorire tale circostanza. Dato all’amico i supporti psicologici e tecnici di cui ha necessariamente bisogno, poi deve subentrare la “didattica” situazione di lasciarlo un po’ da solo, affinché cominci ad imparare e ad analizzare ciò che avviene nel suo organismo e nella sua mente.

Per certi aspetti, è come quando un bambino impara a camminare: lo si deve lasciare un po’ da solo, dopo averlo amabilmente accudito, perché possa provare, pur qualche volta cadendo, l’ebbrezza della corsa….

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