Gli “anta” ringraziano Larissa

Con negli occhi ancora l’emozione della gara di Larissa Iapichino agli europei indoor di Budapest, ci sembra opportuno rimarcare alcune cose.

Prima di tutto, il che è quasi banale dirlo, Larissa è a pieno titolo una… figlia d’arte. Spesso si usa questa frase in senso negativo… Nel senso che di solito i cosiddetti figli d’arte, in realtà raggiungono certi traguardi proprio in virtù dei loro natali…, avendo la loro strada spianata dai genitori. Però attenzione, questo vale nella vita di tutti i giorni, tranne che nell’Atletica: Larissa, per ottenere i suoi risultati, si è dovuta allenare, ha sudato, si è impegnata… Se non era lei a saltare, non lo facevano di certo i buoni rapporti familiari al posto suo…

Altro aspetto da sottolineare è che Larissa ha incominciato a fare Atletica, correndo nelle categorie giovanili. A ulteriore dimostrazione che il podismo, la corsa, è la base di qualsiasi sport e che l’Atletica Leggera è giustamente definita la regina degli sport. Quando vinse il titolo italiano cadette nella corsa ad ostacoli, si sapeva che… stava affinando le capacità condizionali e coordinative… A nessuno venne in mente che avrebbe “tradito” sua madre…

Infine, un appello a tutti gli appassionati “anta” dell’Atletica Leggera: uniamoci in un grande coro di ringraziamento per quello che abbiamo avuto la fortuna di assistere. Ragazzi, ma ci pensate? Abbiamo gioito nell’assistere delle impresa di Mamma Fiona. E pochi anni dopo, ci siamo commossi per la sua figliola Larissa…! Potranno, gli attuali “enta”, avere la nostra stessa bellissima fortuna? Tra l’altro, a nostra memoria, non si è mai verificato, in Italia e nel mondo, in Atletica Leggera, che qualche figlio/a ripetesse gli strepitosi successi del genitore nella medesima disciplina.

Grazie, Larissa, da tutti gli “anta”.                                                      

 

 

 

 

 

 

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