Domande all’ortopedico: l’acido ialuronico

L’amico ortopedico entra nel “Bar del Podismo” e vede Tizio e Caio seduti a un tavolino che leggono giornali (sportivi, naturalmente). Li saluta e si siede accanto a loro, guardandosi intorno con fare dubbioso:

TIZIO – Che c’è, dottore, qualcosa non va’?

CAIO – Si guarda intorno con fare preoccupato…

ORTOPEDICO – No, è che non vedo Sempronio. Come mai?

TIZIO – E’ andato a farsi una radiografia alle ginocchia. Foste voi a suggerirgliela, ricordate?

CAIO – C’era il sospetto di gonartrosi e la possibilità di praticare una qualche terapia…

ORTOPEDICO – Ah, sì, ricordo. Molto probabilmente dovuti agli eccessivi carichi di lavoro…, in tanti anni di onorata carriera.

TIZIO – Prima di andarci è passato di qua per un rapido saluto. Era pensieroso…

CAIO – Invece dell’ultima cena, sembrava la scena dell’ultimo caffè… Sì, era pensieroso. Gli ho detto di non preoccuparsi, ma mi ha risposto in modo strano, bofonchiando una cosa del tipo “acido ialuronico”… Ho capito bene, dottò.

ORTOPEDICO – Sì, sì, hai capito bene. L’acido ialuronico, ne parlavo con lui l’altro giorno, è un componente del tessuto connettivo. Il nostro corpo non lo produce in… maniera adeguata, specialmente col trascorrere del tempo…, ma è una sostanza che protegge, idratandoli, i tessuti. La sua somministrazione, cosa che ritengo sia per Sempronio ormai inevitabile, consente la formazione di un gel che aiuta la conservazione e la riproduzione del liquido sinoviale che, col tempo, tende a ridursi e a diminuire. In effetti l’acido ialuronico, stimolando la formazione di collagene e di tessuto connettivo, protegge l’organismo da virus e batteri e aumenta la plasticità dei tessuti. Ecco perché è molto applicato nelle problematiche artrosi che e articolari che, secondo me, interessano il povero Sempronio in maniera ormai acclarata.

TIZIO – Dottò, ma Sempronio avvertiva qualche fastidio al ginocchio destro…, simile a quello che io sento al sinistro. Mò mi fate preoccupare…

CAIO – E fai bene a preoccuparti, non senti il dottore?

ORTOPEDICO – Ragazzi…, la questione è generale, riguarda tutto il cosiddetto popolo di podisti. L’acido ialuronico è un componente fondamentale del liquido sinoviale, cioè quella sostanza liquida che protegge la cartilagine dall’usura e dai carichi eccessivi, accelerandone i processi rigenerativi. Come voi ben sapete…, ma che fate finta di ignorare…, con l’andar del tempo l’organismo umano perde “inevitabilmente”, podismo o non podismo, la capacità di produrre quantità sufficiente di liquido sinoviale per cui, ad esempio, le infiltrazioni che consigliavo l’altro giorno a Sempronio, non devono essere paragonate a una… bacchetta magica, quanto piuttosto a un rimedio atto a rallentare per quanto è possibile il degrado della parte interessata. E non è che con una sola somministrazione si risolve il tutto, sia chiaro. Fatti gli accertamenti strumentali necessari e vista l’opportunità di intervenire con l’infiltrazione di acido ialuronico, è meglio programmare una terapia che ne preveda la somministrazione ogni 6-12 mesi.

TIZIO – (Alzandosi di scatto) – Dottò scusate…, SEMPRONIO! (L’ha visto passare).

CAIO – Meno male, va…, è ancora vivo…

ORTOPEDICO – Esagerato…, eh, eh, eh, eh, eh….

SEMPRONIO – Ciao a tutti. Ciao dottò, ho qui la radiografia (e gliela porge).

TIZIO e CAIO (insieme, chiedono a SEMPRONIO, mentre l’ORTOPEDICO rivolge la lastra verso la fonte di luce rappresentata dall’entrata del bar) – E allora?

SEMPRONIO – L’ho già imparato a memoria: “Marcato reperto di gonartrosi bilaterale. Restringimento delle emirime femoro-tibiali interne.”

ORTOPEDICO – E’ come ti dicevo. Va’ bene, vieni allo studio e faremo una prima infiltrazione di acido ialuronico. Così, potremo osservare anche la “risposta” del ginocchio al trattamento.

TIZIO E CAIO guardano SEMPRONIO, che è rimasto ammutolito.

ORTOPEDICO – Bene, ragazzi, adesso prendiamoci un bel caffè…, offro io!

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