Per Nello, una notizia buona e una cattiva, al bar

Per Nello P., uno dei due che tiene… banco al bar quando siamo alle prese con il caffè bevuto al commento dell’allenamento mattutino, due “notizie” che lo riguardano, una buona e un’altra cattiva. Da quale vogliamo cominciare? Cominciamo da quella buona…, perché era piuttosto avvilito… (se ne stava mesto mesto e zitto zitto, in un cantuccio…). Così prima, com’è giusto che sia, lo bastoniamo e poi… gli diamo la carota. Ma cosa è successo, stamattina? Ricorderete, spero, quello che gli era accaduto pochi giorni fa, anzi, poche ore fa…

io – Ciao, ragazzi, qua è sempre più difficile parcheggiare… Mi stavate aspettando? Dai, andiamo al bar…

Ciro – Andate andate, io ho già consumato… e vado ad aprire…

Paolo – Ce la fai, Nello, a camminare…? Ah, ah, ah, ah, ah…

Michele ed io – Come…?! Che è successo…?!

Paolo – Perché, Peppe, non l’hai visto stamattina quando ci siamo incrociati?

io – No, perché, c’eri anche tu? Non ti avevo detto che dovevi stare fermo almeno una settimana?

Michele – E invece si è nascosto… Stamattina, quando ti ha visto…, si è alzato lo scaldacollo, per non farsi riconoscere…

io – Veramente non l’ho notato… Forse, mi ha distratto Paolo, che correva avanti al gruppo e che pensavo volesse dirmi qualcosa…

Nello P. – Prof., non ce l’ho fatta… Sono stato fermo tre giorni e mi sembrava di morire… Sono andato molto piano, con Paolo, ma nonostante ciò mi fa’ male nello stesso posto…

io – E scommetto che non hai fatto nemmeno le punture…

Nello P. – No…

Michele – Ecco che non sono il solo a non ascoltare i consigli…

Paolo – Peppe, però ti assicuro, siamo andati veramente molto piano… Guarda qua (e mi mostra i parziali sul display…).

io – Ragazzi, siete incorreggibili. Ora, Nello P., devi ricominciare da zero…

Nello P. – Uà!, devo ritornare a nove mesi fa?

io – No, devi ritornare a tre giorni fa, cioè devi riprendere il recupero dall’infortunio come se fosse il primo giorno…

Paolo – E’ quello che gli stavo dicendo, prima che tu venissi…

io – In fondo, questa per te è una buona notizia… Quando un podista fa’ esperienza, è sempre una cosa positiva… Ricordo che quando ero agli inizi, fui costretto a non allenarmi, causa la pioggia, per un’intera settimana. Dovevo correre una 21 km molto dura e temei di non esserne all’altezza. Finii sesto assoluto… In quell’occasione, capii che quando si sta fermi per una settimana, non si perde quasi niente. Viceversa, se si sta fermi per due settimane, si perde quasi tutto. Ecco perché ti avevo consigliato di stare fermo per una settimana… E nel frattempo curarti con le siringhe, che sono miorilassanti… Sicuramente, il medico te le ha prescritte…

Nello P. – Sì, prof., ma io non le ho prese…

io – Quello che ti ho appena detto, è una buona notizia. Ora, però, ti devo dare una cattiva notizia. Il non ascoltare i consigli di chi è maggiormente esperto, depone a tuo sfavore. L’esperienza è una cosa bellissima, a parte che non si finga con sé stessi…

Nello P. – Sì, prof., ma allora quando farò 50’ in una 10 km…?

io – E pensare che una volta, se facevamo questo tempo in una 10 km, ci vergognavamo…

Paolo – Peppe, ci stai mortificando, ma è vero… Nello, una volta si correva veramente…

Nello P. – Prof., cosa si faceva di diverso, rispetto ai giorni nostri?

io – Tanto per cominciare, non c’erano tutte queste gare. Poi, nei mesi invernali, si faceva la cosiddetta “preparazione invernale”, cioè palestra e cross, soprattutto. Insomma, vedi, i nostri riferimenti  erano Cova, Antibo, Panetta, Baldini, Bordin, eccetera. Oggi, c’è solo Tamberi, che in realtà non è un podista, ma un saltatore… Lo dico, e lo scrivo, troppo spesso: il movimento è cresciuto in quantità, non in qualità… Tu, ad esempio, ma qualunque nuovo podista, dovrebbe “pendere dalle labbra” di chi ha esperienza e farsene di conseguenza una propria… Vieni, ti accompagno in farmacia a comprare le siringhe…

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