La bietola, fra una corsa e l’altra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I podisti assidui già lo sanno e forse lo sanno anche quelli che corrono saltuariamente: la bietola è sempre presente in un’alimentazione improntata alla varietà. In quanto verdura, essa ne contiene tutte le prerogative, nessuna esclusa, ed è presa in giusto conto dagli sportivi. Vediamo perché. Intanto, non facciamo confusione fra bietola e barbabietola. La prima sono le foglie dell’ortaggio intero. Più specificamente, la bietola è composta da foglie larghe e molto verdi, nonché da un gambo carnoso. Matura praticamente tutto l’anno, a parte il periodo dei mesi invernali poiché, come si direbbe per certi imballaggi, “teme il freddo”. Non a caso ha origini antichissime (Spagna, Sicilia, ecc.) per cui a pieno titolo si può inserire nella migliore dieta che si conosca, cioè quella mediterranea, aggettivo cui viene universalmente accostata, indicata e riconosciuta.

In 100 grammi di prodotto, vi troviamo:

  • Acqua (al 90%);
  • Sali minerali (in particolare potassio e ferro);
  • Vitamine (B e C);
  • Acido folico (per tanto è antiossidante).

Considerazioni a carattere generale. L’assunzione del ferro è felicemente veicolata dalla presenza di Vitamina C. La sua notevole presenza di acqua, le conferisce indubbie proprietà diuretiche e antiossidanti (aiuta a liberarsi dei liquidi in eccesso e favorisce l’eliminazione delle scorie intestinali). Aiuta a mantenere in buoni livelli i valori della pressione arteriosa.

La bietola è meglio consumarla subito, perché deperisce facilmente. La si condisce in base al gusto personale, ma forse l’aceto balsamico è da preferire, per una sua certa pregnanza di sapore che conferisce alla verdura.

Buon appetito.

 

 

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