La gara del mese

Le squadre podistiche non sono tutte uguali. E’ ovvio. Ed è anche ovvio che le ragioni per cui nascono e gli obiettivi che si prefiggono divergano, a volte, in maniera perfino consistente. Ciò dipende, essenzialmente, dalle ragioni e dagli obiettivi delle loro stesse motivazioni che si sono stabilite, per così dire, dalla nascita. Uno di questi elementi costitutivi è il come si concepisca il “non plus ultra” (come ebbe a scolpire Ercole sugli scogli dello stretto di Gibilterra) dell’essenza di una squadra podistica, e cioè la partecipazione alle gare podistiche in calendario.

Fatta questa inevitabile premessa, e senza turbare la serenità di nessuna squadra podistica, piccola o grande che sia (come numero di sodali), bisogna convenire che qualsiasi podista, in linea del tutto generale, vede nella gara la sua ragion d’essere podista, per cui, consciamente o inconsciamente, si prefigura una forma di programma di partecipazione alle gare. Fermo restando che cercherà sempre di far coincidere la presenza personale con quella della squadra. Quindi, sempre in linea generale, avremo un singolo podista che tenderà ad essere quanto più presente alle gare e nel contempo ci sarà una squadra con l’intento di aggregare sempre più propri iscritti nelle singole partecipazioni.

Ora, si pone una questione. Un singolo podista non può partecipare a 48 gare all’anno…, vale a dire tutte le domeniche; mentre la squadra sì… Facciamo un po’ di “conti” e di riflessioni. Perché un podista partecipa alla gara? Per divertirsi, stare in forma e stare con gli amici. Perché una squadra partecipa alla gara? Per divertirsi, per aggregazione e per poter concorrere ai premi e ai titoli per squadra. Ma, ancora, può un podista gareggiare una volta all’anno? No, evidentemente. Sarebbe un podista troppo saltuario. Può un podista gareggiare tutte le settimane? Sì, è possibile, ma è “rischioso”: potrebbe presto logorarsi e quindi infortunarsi, con il triste risultato di non poter gareggiare affatto. Allora, sembra più logico che il podista programmi una sua singola partecipazione mensile. D’altronde, partecipare ad una dozzina di gare nell’arco di un anno è una condizione senz’altro sufficiente, per chi pratica questo sport, avvalendosi anche di una certificazione medica annuale che ne certifichi la sua idoneità fisica agonistica. Di rimando, la squadra di appartenenza, specialmente se è costituita da un grosso numero di iscritti, non risentirà tanto di qualche defezione. Diverso il caso di una squadra con un numero di iscritti ridotto, che al limite cercherà di convogliare e indirizzare proprio nella gara specifica, la quale per l’appunto sarà “eletta” in sede programmatica “gara del mese”.    

La gara del mese sarà quindi, specialmente per una squadra avente un numero di iscritti diciamo non elevato, è la formidabile occasione di stare insieme e di divertirsi nel nome del podismo, per dare un senso e un significato al percorso che si è deciso di intraprendere, sportivamente parlando. In un mondo e in un’epoca come la nostra che stiamo vivendo, zeppo di difficoltà e di rapporti umani aridi e freddi, la gara del mese assume soprattutto la forma e la sostanza del nostro personale riscatto morale e civile.                                         

 

 

 

 

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