L’ultimo dei problemi, comunque è un problema

La conferenza stampa del premier con la quale si annunciava la cosiddetta “fase 2”, ci ha lasciati un po’ sorpresi, negativamente: ci aspettavamo una parola di chiarezza, in ordine all’uso della mascherina per i podisti quando corrono, cosa che non si è verificata. E’ stato specificato che bisogna (giustamente) rispettare la distanza di sicurezza, che varia a seconda dell’attività svolta; se è attività motoria semplice, cioè la camminata, o se invece è più dinamica, vale a dire la corsa. E’ stato poi specificato che nell’un caso la distanza da rispettare è di un metro, mentre nell’altro caso si deve aumentare a due metri. Ma nulla si è detto della mascherina…

Ora, ci rendiamo perfettamente conto che il periodo che stiamo vivendo è oltrepassato da ben altri problemi…, e quasi ci dispiace soffermarci su di un particolare abbastanza ludico… Tuttavia, i podisti che aspettavano la notizia, almeno in Campania, sono almeno tremila e bisognava, a nostro sommesso parere, occuparsene, facendo finalmente chiarezza sull’argomento. Infatti, già da molti giorni rimbalzavano, sui giornali e sui social, i pareri al riguardo. Facevano colpo soprattutto quelli degli esperti, cioè dei medici e dei preparatori atletici, i quali confermavano che il respirare aria pregna di anidride carbonica comporterebbe gravi problemi ai podisti che avessero l’incuria di correre con la mascherina. A maggior ragione, si aspettava un provvedimento risolutivo. Invece…

Anzi, è sembrato che l’argomento riguardasse solo gli atleti “meritevoli di segnalazione di Fidal e Coni”, ai quali sarà permesso l’utilizzo degli impianti relativi allo svolgimento dell’attività sportiva, senza per altro soffermarsi neanche su costoro circa la mascherina. A questo punto, con tutto il rispetto per i podisti di valore nazionale che fanno sacrifici e ci onorano nelle competizioni, il pensiero è andato spontaneamente a una serie di domande: a parte il fatto che gli impianti di Atletica, in Campania, sono quasi inesistenti, ma quanti sono, in Campania, i podisti di livello nazionale? 100? 200? E gli altri? Se, come ci sembra di ricordare, sono almeno tremila, chi ascolta la loro voce? Non sarebbe stato meglio, opportuno e giusto, fare chiarezza una volta per tutte? Che lo si dica, che per correre (su strada, evidentemente), non si deve usare la mascherina. Si dia il giusto risalto alle raccomandazioni mediche e si allunghi la distanza di sicurezza fra i podisti per lo meno a 10 metri. Perché in fondo, l’ultimo dei problemi, comunque è un problema!

 

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