Vuoi correre bene una maratona senza fare sforzi eccessivi?
Nella vita, anche in quella podistica, esistono molti paradossi, che a tutti gli effetti sembrano attestarne l’assurdità, pur nella loro ovvia realizzazione pratica. Un esempio? Se vuoi correre bene una maratona, cioè con un tempo finale ragguardevole che soddisfi le tue oggettive possibilità, senza fare sforzi eccessivi, devi… essere in forma… Dove sta il paradosso? Tutti i maratoneti sanno benissimo che è impossibile correre per 42,195 km senza fare una certa fatica, tuttavia essi stessi alla partenza di questa gara bellissima, sperano sempre di arrivare al traguardo non propriamente… distrutti. Speranza quasi sempre disattesa, perché nella fatica consiste la bellezza della maratona, in quella sfida con sé stessi, in quella capacità di sofferenza che si trova al ciglio della felicità, e che solo ai maratoneti che tagliano il traguardo è consentito di accedere…
Però, per scendere su di un piano più pratico, come è possibile concludere una maratona senza esserne stravolti? Come recita il titolo, senza fare sforzi eccessivi, fino al punto di farcela odiare? Il segreto, che poi segreto non è, consiste nel prepararla come si conviene.
In linea di massima, una maratona si deve preparare in 3 mesi, se si è podisti con una certa esperienza; altrimenti bisogna come minimo triplicare (se tutto va’ bene) il periodo occorrente. Dopo una prima fase di “costruzione” (base aerobica, fondi lenti), si passa alla successiva di “specializzazione” (base anaerobica su distanze varie, fondi progressivi, allenamenti e gare corsa media ritmo maratona) per poi finalizzare con l’ultimo periodo di “mantenimento”. Tutto questo, per podisti esperti. Costoro sanno, cioè hanno introitato alcune “verità podistiche”: peso corporeo contenuto; tecnica di corsa agile e sciolta (sia pure a passo radente, trattandosi di una maratona); alimentazione, precedente e a gara in corso, rispondente alle richieste fisiologiche dell’organismo; abbigliamento adeguato alla circostanza (scarpa leggera, ma ammortizzante). Garantito. Se si corre una maratona con questi presupposti, si arriva al traguardo stanchi, magari esausti, ma non distrutti. Viceversa… Se si affronta una maratona “anzitempo”, se la si prepara senza scandire bene le varie fasi della preparazione, il che significa sorvolare su alcune acquisizioni che invece sono fondamentali (abituare l’organismo gradualmente a certi sforzi), se ci si alimenta a casaccio (pensando di sopperire alla volontà all’aumento di peso corporeo), se non si cura un po’ di tecnica di corsa (cercare di non cadere pesantemente al suolo nella fase dell’appoggio), se si corre la maratona con e scarpe a cui si è affezionati, anche se non rispondono ai canoni indicati, si può anche arrivare al traguardo, per carità, ma in quali condizioni…?
Quindi, se vuoi correre una maratona senza fare sforzi eccessivi, devi essere in forma, cioè devi aver rispettato, prima della gara e a gara in corso, tutte quelle cose che ti fanno correre bene; e che tu hai preparato, spesso in silenzio e in solitudine. Per cui, quella felicità che avverti quando passi sotto lo striscione, è solamente tua!