Nel podismo, la domenica senza gara
Prendiamo il caso di un podista che, pur essendo domenica, non gareggia. Sembra un caso piuttosto insignificante nonché sporadico; e invece nasconde tutta una serie di problematiche meritevoli di attenzione. Vogliamo esaminarle?
Scartato il caso che il podista in questione abbia magari gareggiato di sabato, come possiamo e dobbiamo approcciarci alla circostanza? Innanzitutto, si deve distinguere fra due diverse categorie di podisti: agonisti e non. Ovviamente, il nostro è un caso che riguarda i podisti che gareggiano abitualmente e che per fra fronte a questa tendenza corrono, cioè si allenano, tutti i giorni o quasi. Ecco, a costoro, il non gareggiare di domenica, comporta una notevole dose di sconforto. Ed è di loro che vogliamo parlare.
Eppure, tutto sommato, i motivi per cui non si gareggia di domenica possono essere ascrivibili a pochi e precisi ambiti. Innanzitutto, l’età, sia podistica che anagrafica. Poi, la condizione generale, leggasi infortuni. Infine, la situazione personale (lavoro o problematiche familiari). Difficilmente il non essere riusciti ad iscriversi alla gara. Colui il quale gareggia abitualmente, fa’ parte sicuramente di una squadra nella quale esiste una figura che raccoglie le adesioni degli iscritti e le trasmette come si conviene. Ancora più difficilmente, le condizioni meteo avverse… I podisti abituali sanno come fronteggiare questa evenienza,,, Anzi, al cospetto di pioggia insistente e di forte vento, avvertono una specie di desiderio di sfidare le intemperie che li fa’ correre perfino più veloci…!
Ma, allora, chi potrebbe gareggiare di domenica e non lo fa’, pur avendone le possibilità, non può considerarsi podista a tutti gli effetti? Cioè, chi corre praticamente tutti i giorni, è in buona salute, non ha problemi di lavoro o complicazioni familiari, eccetera, perché non concretizza questa sua passione, questo suo stile di vita, coronandolo con la gara settimanale? Ci è difficile immaginare un podista simile, anche se gareggiare non è affatto obbligatorio…
Pensiamo piuttosto che la gara rappresenti per qualsiasi podista, di qualsiasi condizione, il vertice finale della sua passione; se così si può dire, la logica conclusione della sua passione. Forse, eccediamo in presunzione, mischiando magari il sacro con il profano, ma ci sembra che il non gareggiare per un podista sia un po’ come sposarsi e decidere preventivamente di non avere figli. Ma se la gara è lo sbocco finale del podismo amatoriale, la sua più alta espressione, l’attività agonistica che mette a nudo gli ideali sportivi, perché disertarla o perfino snobbarla?
Partecipiamo dunque allo sconforto, al desolante smarrimento, di chi non gareggia la domenica, se non altro, di fronte a quella miriade di podisti che ogni domenica affollano le gare.