Cos’è il riposo attivo?

Riposo attivo? Sembra un ossimoro, come ghiaccio bollente, o caos calmo… Ma a volte nella vita, anche podistica, le cose in apparente contraddizione nascondono sottili verità…

Indubbiamente, nell’ambito di una qualsiasi programmazione di allenamenti, c’è il riposo. E non può che essere così. Ogni attività sportiva che abbia nel suo pratico e quotidiano svolgimento un dispendio energetico, sia pure minimo, necessita comunque di un giorno di riposo. Di solito, nel podismo, il parametro di riferimento è quello settimanale, per cui almeno un giorno è da dedicare al riposo, visto come quella indispensabile pausa al fine di ripristinare l’efficienza fisiologica nel suo complesso. Eppure…

Spesso si discute se il riposo non sia meglio farlo con una seduta di corsa cosiddetta rigenerante, cioè una corsa molto blanda, quella in grado di favorire la fuoriuscita delle tossine dai muscoli. E’ vero, però una giornata di riposo assoluto, specialmente nei podisti amatori, che svolgono le loro giornate fra il lavoro, la famiglia e le varie incombenze, si deve pur concedere… Come si risolve il problema?    

Pensiamo sia utile abbandonare la tabella settimanale di allenamento per passare a quella quindicinale. Così, ci sarebbe la possibilità di inserire nella programmazione tutti i tipi di allenamento, compreso quello del riposo attivo, che poi in effetti sarebbe una corsa molto blanda svolta in un arco di tempo ristretto rispetto alle abitudini del podista interessato. In questo modo resterebbe anche il giorno da dedicare al riposo più assoluto, posto nel momento più opportuno a seconda delle esigenze del soggetto.

Facciamo un esempio… In due settimane, si possono tranquillamente dedicare due giorni ai riposi, uno ovviamente sarà quello attivo. Se materialmente si corre un’ora al giorno, il riposo attivo dovrà non superare questo limite di tempo, forse nemmeno avvicinarsi; poniamo, una cinquantina di minuti. Una corsa lenta, a sensazione, fatta senza particolari attenzioni. Magari, chiacchierando con un amico di cui ben conosciamo il passo.

Ma, attenzione: che il riposo attivo sia riposo, altrimenti non sarà “attivo” ma “cattivo”….                                               

 

 

 

 

 

 

 

 

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