Tempo d’estate, tempo d’insalate

Con il caldo torrido dell’estate, con l’afa opprimente e le grandi sudate, il podista ha una qualche difficoltà a concepire quale sia l’alimento da privilegiare a tavola, prima e dopo un allenamento. Ma il problema è di facile risoluzione: l’insalata.

Intanto, egli sa che il termine insalata significa “insieme”, “miscuglio”, non semplicemente “lattuga”, o “riccia”, a seconda del tipo di verdura che si preferisce. E questo già gli fornisce una comoda occasione di preparare un piatto appetibile e di facile composizione: basta “mettere insieme”, “mischiare” i giusti e opportuni ingredienti, per correre in assoluta tranquillità. Vediamo un piccolo ventaglio di possibilità.

Insalata verde – Composizione: lattuga, cicoria, radicchio. Dal punto di vista dietetico l’insalata verde (o rossa che dir si voglia) è un alimento ricco di acqua, ma di scarso rilievo proteico. Onde evitare problemi di digeribilità (per alcuni), è consigliabile consumarla anche due ore prima dell’allenamento, però è ottima (per l’alto contenuto dei liquidi) dopo l’impegno fisico.

Insalata mista – Composizione: insalata verde, pomodoro, carote, sedano, ravanelli. Ottima come antipasto, poiché i numerosi ingredienti che la compongono saziano e non portano il podista ad avere troppa fame quando si trova di fronte al piatto principale. Per questo motivo, è anche indicata per il consumo post allenamento, per reintegrare le energie impiegate nello sforzo.

Insalata di verdure cotte – Composizione: patate, pomodoro, carote, fagiolini. Questo tipo di insalata, nelle sue varianti, si può definire la classica insalata della dieta mediterranea; è ricca di carboidrati e svolge anche una discreta funzione di regolarizzazione intestinale. Essendo ricca di carboidrati, che sono la benzina del podista, è consigliata a chi si appresta ad effettuare un tipo di allenamento per una gara di lunga distanza.

Insalata di uova sode – Composizione: insalata verde, pomodoro, ravanelli, uova. L’aggiunta delle uova, come è facilmente intuibile, comporta un deciso aumento dell’apporto proteico, per cui questo tipo di insalata è da considerarsi a tutti gli effetti un mono piatto. Da consumare, come minimo, un 4/5 ore prima dell’impegno fisico, qualunque esso sia (ma forse è meglio rinunciarvi…).

Insalata di riso – Composizione: riso, pomodoro, mais, olive, sottaceti, tonno…, eccetera. L’insalata di riso si presta a tantissime varianti. Tutte, però, hanno in comune la rapidità della preparazione e la consistenza degli ingredienti che la compongono. Per cui va’ consumata, prevedendo un impegno fisico da svolgere dopo un certo numero di ore, preferibilmente, quindi, andrebbe “programmata” per un post allenamento.

Da sottolineare che tutte le insalate andrebbero condite come i gradimenti soggettivi suggeriscono, a patto che non siano eccessivi nelle “quote” e che siano conditi (a parte gli aceti e gli aromi naturali) con olio extra vergine di oliva asperso crudo.

Buon appetito.

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