Azzurro il pomeriggio, è troppo azzurro e lungo

Durante i mesi caldi di una lunga estate, all’improvvido podista può sembrare che molte ore delle giornate che si allungano, vadano perse, per il troppo caldo e per la spossatezza che ne consegue. Eppure, una soluzione ci sarebbe, facile facile, per ottimizzare quelle ore pomeridiane che tanto sembra pesino nell’economia di una giornata podistica, ore viste come un inutile fardello da portare e sopportare nell’attesa che scorrano via quanto più presto possibile, insieme alla noia che sempre le accompagna.

Qual è il rimedio “miracoloso” che stiamo adombrando? E’ presto detto.

In estate, sia che si corra al mattino presto, sia che lo si faccia all’imbrunire, restano in sospeso… gli esercizi di stretching! E’ anche vero, d’altronde, che durante l’estate il podista ha modo di fare molti esercizi, utili per lo scioglimento e il rafforzamento dei muscoli e dei tendini, quali il nuoto in primis, ma anche lunghe e rilassanti passeggiate; ma niente a che vedere con qualcosa di specifico e di mirato che nel corso dell’inverno nemmeno si faceva…, in attesa dell’estate. Ed ora che si avvera il testo di una celebre canzone…, “Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua…”, che facciamo, la disattendiamo?

Mettiamo dunque in conto di organizzare il pomeriggio d’estate con una bella stuoia, magari con un programma televisivo che ci interessa (un film o un documentario non troppo impegnativo), con due bottiglie di acqua minerale (esercitazioni per le braccia in mancanza dei pesi) e svolgiamo tutti gli esercizi che conosciamo.

Si potrebbe cominciare con quelli di allungamento generale, per predisporre il corpo all’attività. Poi, iniziare con gli esercizi con le rotazioni del capo e con quelli per i muscoli delle braccia. Passare quindi a quelli per la schiena, nelle varie figure che si preferiscono e che magari rispondano a nostre specifiche esigenze. In questo senso, addominali (alti, bassi, obliqui, eccetera) e dorsali sono veramente indispensabili: essi vanno svolti con cura e con calma, così che nelle varie ripetizioni ci sia modo di effettuare il giusto recupero. Questi esercizi sono da intendersi anche come una sorta di prevenzioni di sciatiche e di pubalgie, per cui è consigliabile vadano svolti con una certa diremmo “religiosità”, se non corressimo il rischio di passare per blasfemi. Qualche difficoltà ulteriore si potrebbe riscontrare negli esercizi per le gambe, mancando di cavigliere. Però, a questo si può ovviare con uno zainetto (riempito con qualche oggetto pesante: libri, frutta…) entro le cui bretelle andranno ad inserirsi i piedi. Avremo al nostro fianco l’immancabile asciugamani, al termine dell’oretta che intanto sarà trascorsa.

Alla fine, saremo un po’ accaldati, ma… avremo la coscienza a posto!

 

 

 

 

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