Gli allenamenti che i podisti “devono” fare…

Ci sono podisti e podisti… Ci sono quelli che corrono sempre e quelli che corrono in base alle loro possibilità; ci sono quelli che corrono in base a una tabella e quelli che corrono a sensazione; ci sono quelli che corrono per conseguire un certo risultato e quelli che corrono solo per star bene, con sé stessi e con gli altri; ci sono quelli che corrono per far parte di una squadra e quelli che corrono per una specie di sfida personale; ci sono quelli che corrono per tutti questi motivi messi insieme e quelli che corrono privilegiandone solo alcuni; ci sono quelli che sono soddisfatti dei loro risultati e quelli che ancora si chiedono dove magari hanno sbagliato… Ecco un elenco semiserio che può dare una risposta a questi ultimi, cioè una serie di allenamenti che qualsiasi podista dovrebbe assolutamente fare, per definirsi podista completo, indipendentemente dai risultati cronometrici che potrà conseguire.

                                                             Allenamenti di base

Corsa lenta, soprattutto nell’approccio dell’attività, per acquisire l’adattamento fisiologico in grado di sorreggere l’organismo per almeno un’ora di corsa continua. Poi, con il tempo, la durata di questo tipo di allenamento avrà una durata molto più sostanziosa, soprattutto in proiezione maratona.

Esercizi di potenziamento, da equiparare ad un vero e proprio allenamento e da fare in qualsiasi luogo (casa, palestra, pista), in parallelo alla corsa lenta, per costituire una solida base organica.

Corsa media, ovvero il tipo di corsa da privilegiare, poiché l’organismo comincia ad imparare a lavorare sul lattato, vale a dire a correre nonostante la fatica, per un tempo gradualmente più lungo.

Corsa progressiva, meglio nota come “progressivo”, cioè dividere in tre tronconi l’allenamento da effettuare, per padroneggiare meglio il ritmo da sostenere, partendo da quello lento, per poi procedere da quello medio a quello massimale di velocità.

Corsa in salita. Da paragonare a un allenamento di vero e proprio potenziamento, o comunque di corsa media, per gli indubbi benefici che apporta all’organismo, anche al corretto stile di corsa.

Corsa collinare. Da intendersi come corsa su dislivelli, costituiti da un succedersi di salite e discese di modeste dimensioni. Questo tipo di allenamento ha il pregio di sollecitare per intero tutti i distretti fisiologici deputati alla corsa, con in più il soffermarsi maggiormente sullo stile di corsa da adottare in base alla variabilità del percorso.

Partecipazioni a gare. Sono tutte quelle gare effettuate come allenamenti; nel periodo invernale, cross e gare indoor; nel periodo estivo, stracittadine e/o sagre paesane. Le prime costituiscono parte essenziale dell’importantissima “preparazione invernale”, mentre le seconde sono il più bel diversivo per divertirsi correndo e nel contempo non perdere, ma mantenere, una condizione di forma ottimale.

                                                             Allenamenti di velocità

Ripetute. Sono frazioni concordate di velocità massimale, fatti seguire da ragionati recuperi, corsi in modo molto lento oppure camminando.

Fartlek. Sono frazioni di corsa veloce , fatti seguire da almeno il triplo del tragitto di velocità. E’ un tipo di allenamento che riflette maggiormente la condizione soggettiva del podista, perciò è anche detto “gioco di velocità” o “allenamento di velocità a sensazione”.

Interval training. A differenza del precedente, le frazioni di corsa sono puntualmente predisposte.

                                                            Allenamenti “atmosferici”

Sono quegli allenamenti svolti, come recitano tutti i volantini delle gare, “con qualsiasi condizioni atmosferiche”. Tradotto, per i fini che si poniamo, significa che gli allenamenti che si effettuano devono necessariamente prepararci “anche” ad eventuali situazioni di disagio termico che si dovessero manifestare all’improvviso nell’ambito di una gara. Infatti, ad esempio. se partiamo e lungo il percorso piove a dirotto, o soffia un vento impietoso, che facciamo, ci fermiamo? Quindi, tutti gli allenamenti di cui sopra, vanno svolti, a meno che non si verifichi una bomba d’acqua o un vero e proprio tornado. Ciò significa anche, come si intuisce facilmente, che è meglio allenarsi tutti i giorni, o quasi, dal momento che per l’organismo deve costituire, il correre per l’appunto, un’attività assolutamente normale.

Questi sono gli allenamenti che si “devono” fare… Tutti gli altri, in realtà, si possono anche non fare…, o meglio, si possono fare… con una certa tranquillità….                                                                   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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