Un potente alleato per il podismo: il carciofo

Così scriveva il Nobel Pablo Neruda, nella sua “Ode al carciofo”: “Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero / ispida edificò una piccola cupola / si mantenne all’asciutto sotto le sue squame…”. A chi mai un poeta dedica una poesia? Alle cose belle e preziose. E il carciofo, evidentemente, è una di queste. Napoli le ha perfino dedicato una fontana, “La fontana del carciofo”, posta in piazza Trieste e Trento nel 1956, su proposta dell’allora sindaco di Napoli Achille Lauro. Come sappiamo, noi napoletani siamo molto espansivi, e quando vogliamo bene a un qualcuno, o a un qualcosa, gli dedichiamo, in segno di ringraziamento, tutto il nostro affetto materializzato in slanci e in opere.

Quindi, il carciofo è un ortaggio dalle svariate proprietà benefiche per il podismo. Conosciamolo un po’ da vicino circa questi aspetti e non soltanto per il gusto di quando lo mangiamo. E’ molto probabile che il carciofo “abbia visto la luce”, in tempi assai remoti, in Sicilia (i latini lo chiamavano “articactus”) ed è una pianta erbacea perenne. Il carciofo è poco calorico, ma contiene diversi principi attivi e notevoli virtù terapeutiche, per la presenza di fibre. Contiene anche buone quantità di calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio. Solo per questo il carciofo sarebbe già sufficientemente consigliato nella dieta di coloro che praticano il podismo. Ma andiamo avanti. Il carciofo è un “regolatore dell’appetito”, cioè stimola la corretta funzionalità fisiologica, in quanto risolve problemi di colesterolo, di diabete, di ipertensione, di sovrappeso e ovviamente, per il suo limitatissimo apporto calorico e il consistente contributo di fibre, combatte la cellulite. Inoltre, il carciofo regola e stimola nella sua importantissima funzione non solo digestiva il fegato, la potente “centralina chimica” del nostro organismo, poiché contiene la “cinarina” (sostanza ampiamente nota in antichità, perché si riteneva rendesse il carciofo afrodisiaco…). Tale sostanza consente una buona irrorazione del flusso sanguigno, con tutti i benefici che il caso comporta, mantenendo tra l’altro la pelle tonifica e viva, ragione per cui sono stati riconosciute al carciofo i meriti derivanti anche sotto l’aspetto dermatologico (contrasta perfino la formazione di rughe…). Insomma, questo carciofo è proprio uno scrigno che custodisce tesori.

Vediamo adesso in dettaglio il contenuto del carciofo in 100 grammi di prodotto:

Calorie (22 Kcal), Acqua (91,3 g), Carboidrati (2,5 g), Zuccheri (1,9 g), Proteine (2,7 g), Grassi (0,2 g), Colesterolo (0 g), Fibre (5,5 g), Sodio (133 g), Potassio (376 g), Ferro (1 mg), Fosforo (67 mg), Magnesio (45 mg), Calcio (86 mg), Zinco (0,95 mg), Rame (0,24), Vitamina B1,B2,B3 (0,06-0,50 mg), Vitamina C (12 mg).

L’Italia detiene il primato mondiale della produzione del carciofo, circa il 30 %: lo sapevate? Viene coltivato soprattutto in Sicilia, in Sardegna e in Puglia. Ma, ovviamente, la sua produzione nel tempo  si è poi estesa a tutte le nazioni, a partire da quelle che si affacciavano sul mar Mediterraneo fino ad arrivare in Inghilterra e, dopo la scoperta dell’America, negli Stati Uniti, soprattutto in California. Comunque, il carciofo è una di quelle che adesso vengono chiamate “eccellenze italiane”, per la qual cosa merita il nostro, sarete d’accordo, lungo, deferente e riconoscente… inchino!

Infine, vorremmo segnalare quanto il carciofo sia d’insegnamento morale a tutti i podisti: solo mediante un lungo e serio allenamento (il togliere le foglie e le spine), si può giungere a gustare il dolce della polpa interna (il risultato finale che appaga).

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