Il podismo mi ha dato tanto ed io cerco di dargli tanto

Devo ammettere che la mia persona si è evoluta, nel tempo, grazie soprattutto al podismo. In questa meravigliosa pratica sportiva, ho trovato persone, stimoli e occasioni che mi hanno ulteriormente forgiato il carattere, piuttosto aspro e bizzarro, socievole e introverso al tempo stesso, trasformandolo in un modo di essere e di fare senza il quale la mia esistenza si sarebbe atrofizzata, divenendo abbastanza uniforme e tutto sommato monotona.

 

L’altro giorno un amico, neanche a farlo apposta podista…, mi diceva che io do tanto al podismo. Gli ho risposto che il podismo mi ha dato tanto e che io cerco di dargli tanto… La circostanza mi ha indotto a fare una specie di resoconto, visto che la mia età, sia anagrafica che per l’appunto podistica, me lo consente.

Devo al podismo innanzitutto la mia ormai consolidata esperienza geografica della Campania… Non sono mai stato un viaggiatore, preferendo una vita contrassegnata dallo stare prevalentemente nello stesso posto. Ma adesso, dopo quasi quarant’anni di… gare, più di 600…, posso dire che ne ho visitato di località… Mai, se non fossi stato podista, avrei potuto spostarmi tanto frequentemente dal… “borgo natio”, per dirla come il poeta! Ciò mi ha arricchito, facendomi conoscere, e molte volte apprezzare, persone e luoghi. Qualche volta, pensate, ho gareggiato perfino fuori regione…! Soprattutto, mi sono piaciute quelle simpaticissime garette estive, quelle delle sagre paesane, dove tutti, atleti e cittadini comuni, eravamo a rappresentare lo spettacolo delle proprie radici storiche e culturali nel nome dei valori dello sport praticato all’aria aperta. Ho visitato perciò tutte le province della Campania, tutte le città, tutti i paesi, a volte i rioni, i borghi… Ho visto persone anziane dallo sguardo gentile e bambini sorridenti con gli occhi spalancati dalla gioia…

Fin dai miei esordi podistici, ho cercato di mettere in pratica i dettami che la disciplina comportava: sacrifici, impegno, resistenza alla fatica, cura dello stile… Ho sempre cercato nei limiti del mio possibile di “meritarmi” il podismo, di poterne fare a pieno titolo parte. Ogni volta che correvo, sia in allenamento che in gara, lo facevo per questo: il mio gesto era come un ringraziamento e una richiesta di approvazione. Qualche volta sentivo di non “meritare” e, credetemi, cercavo di aumentare l’impegno. Impegno che poi, ormai l’avevo imparato, significava anche mettermi a disposizione degli altri, senza secondi fini, solo come dicevo per “ringraziamento e approvazione”. Pensavo che mi fosse richiesto, sempre nei limiti del mio possibile, estendere agli altri la mia passione; anche alle donne e soprattutto ai bambini. Credevo, e credo tuttora, che la cosiddetta “parità di genere” si debba praticare in tutti i campi, con disponibilità ed entusiasmo. Così come credo, e credo tuttora, che il futuro passi solo attraverso i bambini, i quali soprattutto grazie allo sport, possono acquisire i giusti valori fondativi per una società migliore.

L’amico che l’altro giorno mi diceva che do tanto al podismo, mi conosce da anni…, perché vede che continuo a fare quello in cui credo e che anche lui, essendomi amico, in parte fa’. Ma quando ha sentito la mia replica, un poco si è commosso…, ed io con lui.

 

 

 

 

 

 

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