Un allenamento per tutti

Parliamo di allenamento…Intanto, il titolo è (volutamente) sbagliato: qui non si tratta di un allenamento che tutti possono fare, ma di un allenamento che si presta ad ogni esigenza podistica. E’ il classico esempio di quando la forma non diventa sostanza, di quando cioè l’argomento viene posto su di un piano discorsivo eminentemente teorico, non suscettibile perciò di qualche critica sapiente, se non di alcune bonarie osservazioni circa la sua genericità.

Il paradigma da prendere a modello è quello dell’allenamento generale (annuale) in senso lato trasportato poi sul piano particolare. Com’è noto, il periodo competitivo, deve essere preceduto da un altro preparatorio, costituito da quella che viene comunemente chiamata “costruzione”, per poi essere concentrato su quello della “specializzazione”. Nella prima fase, essenzialmente, si svolgono attività con poca attinenza alle specificità della gara (corsa aerobica, fondo lento, potenziamento). Invece, nella seconda fase, si enfatizzano quelle attività che saranno utili nel gesto tecnico e anche tattico della gara (velocità, resistenza alla velocità, variazioni di ritmo). L’allenamento tipo che ne conseguenze, al pari quindi di uno schema, indipendentemente dal tipo di gara a cui s’intende partecipare, non può che essere il seguente:

  1. Riscaldamento (“costruzione”, corsa graduale aerobica quale base dell’allenamento);
  2. Specializzazione (“lavori specifici”, corse medie, corse progressive, corse intervallate).

 

Ovviamente, i minuti da dedicare alle due fasi dell’allenamento, dipendono dalla gara per cui ci si prepara; anche se quelli del “riscaldamento”, considerati come il periodo occorrente per portare l’organismo in maniera graduale alla temperatura ideale per sostenere certi sforzi, non dovrebbero mai essere inferiori al quarto del totale; mentre quelli della specializzazione, cioè quelli da effettuare al massimo della propria disponibilità e concentrazione, e quindi della sofferenza, anche mentale, il rimanente.

Partendo da questa base, pensiamo si possano diversificare e approfondire tutti i tipi di allenamento per tutte le gare possibili, in base alle proprie caratteristiche, e perché no?, esigenze. Come dire? E’ un biglietto d’ingresso, per accedere allo spettacolo in cui siamo noi stessi i protagonisti principali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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