Allenarsi d’estate

L’estate, per un podista abitudinario, cioè per uno sportivo che fa’ della corsa il suo pane quotidiano, rappresenta sempre una sorta di incrocio sulla strada…, o una rotonda, se preferite…, nel senso che il suo normale “flusso di allenamenti” subisce sempre una qualche variazione, o un qualche cambiamento, rispetto alla solita routine, o tabella di allenamento, o normale tipicità di corsa. Infatti, le gare quasi s’interrompono, per la qual cosa le varie preparazioni che le precedevano non hanno, tutto sommato, una grande rilevanza come nel recente passato. Da qui…, l’incrocio, o rotonda, come si diceva. Al podista quindi si pongono delle scelte. Per tutte, però, una premessa.

Premessa Ancorati al principio che “correre è bello perché non è facile”, diciamo subito che per farlo d’estate bisogna prendere delle precauzioni. Innanzitutto, non si deve, non si può, correre nelle ore più calde della giornata, diciamo dalle 10 del mattino fino alle 5 del pomeriggio, pena un colpo di calore, un colpo di sole, o… un colpo di rivoltella da parte di qualcuno infastidito nella sua pennichella dal rumore dei vostri passi… L’ideale sarebbe comunque farlo con un berrettino e indossando abiti leggeri, di cotone, e non troppo aderenti. L’alimentazione estiva dev’essere in modo rigoroso abbondante di acqua, di frutta e di verdura, con l’assoluto (quasi) divieto di bere alcolici, con l’unica eccezione di qualche… birretta nell’inevitabile e irrinunciabile pizza con gli amici e con la famiglia… Detto questo, passiamo a quello che si può “materialmente” fare.

Scelta 1 – Per tutta l’estate… non correre affatto! E’ possibile infatti, e forse in alcuni casi quasi auspicabile, concedersi un periodo di riposo attivo, praticando magari uno sport alternativo, quale il ciclismo o lo stesso nuoto. Il periodo estivo si presta alla bisogna, perché si ha più tempo libero, e non solo per le ferie, più luce a disposizione e… meno gare a cui partecipare…, perché è notorio che nel periodo estivo le gare sono quasi soppresse, almeno quelle che si potrebbero definire in un certo qual modo “curricolari”…

Scelta 2 – Partecipare alle gare locali, o a quelle facilmente raggiungibili. Spieghiamo meglio. I podisti che abbiamo definito abitudinari, ma anche quelli che corrono da poco, sanno che d’estate è facile che si organizzi qualche sagra paesana con relativa corsetta annessa. Ecco una facile occasione per svolgere un ottimo allenamento di tipo anaerobico! Poiché correre d’estate è faticoso, sia per il caldo, sia per gli innumerevoli impegni che si hanno durante la giornata, è meglio concentrare i cosiddetti “lavori” in quelle sparute ma utili garette di paese, le quali, cosa non affatto trascurabile, sono anche carine e divertenti e inoltre possono essere anche raggiungibili con famiglia al seguito.

Scelta 3 – Resettare il tutto… Può risultare opportuno azzerare l’attività sportiva, al fine di una completa rigenerazione dell’organismo, che solo un riposo assoluto, anche mentale, può portare. Al limite, se proprio non si riesce a stare fermi del tutto, ci si può dedicare, senza particolari affanni, a qualche seduta di stretching, magari a giorni alterni, così, senza impegno…, perché no?, davanti ad un telegiornale…, infatti, giusto il tempo di una mezzoretta trascorsa in maniera rilassata (a patto che le notizie del TG non siano cattive, cosa purtroppo assai improbabile…).

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