Sono la sciatica di Paolo

Salve, sono il nervo sciatico. Voi tutti, podisti della nuova generazione, non mi conoscete, ma io sì! Sono quel nervo che parte dalla pianta del piede e risale per tutta quella zona che tanto interessa la vostra attività, la gamba, fino ad arrivare al gluteo, così da poter interessare, irradiando un forte dolore, perfino la schiena. Sono subdolo, pertinace, fastidioso e invalidante (cioè, se m’infiammo, vi impedisco letteralmente di correre): vi conviene conoscermi.

Non fate come Paolo, che se ne andava tranquillamente con i suoi amici per le strade di Ercolano, “cazzeggiando”, come dice lui, vale a dire “sfottendosi” reciprocamente, in allegria e simpatia. Io, intanto, ero in agguato. Egli restava nei pressi dell’automobile dove l’amico aveva riposto l’occorrente per cambiarsi dopo l’allenamento e lui, ridendo ridendo, lasciava che i suoi indumenti sudati si attaccassero alla pelle? Io ero là. L’amico metteva in moto (gli altri se n’erano già andati, raccomandandogli di fare altrettanto…) e lui si attardava al finestrino per raccontare l’ultimo motto di spirito? Io ero sempre là. Non fate come Paolo, non soltanto “dopo” la corsa, ma anche “prima”: fate sempre un minimo di strecting. Dovreste farlo per tutto il vostro corpo, collo, braccia, eccetera, a maggior ragione però, per le gambe. Cinque minuti possono bastare, non fate come Paolo che si era convinto che bastasse camminare qualche minuto. Oddio, è meglio che niente, ma se esiste lo strecting, per allungare e sciogliere le parti del nostro corpo, perché non farlo? Non farlo, è come se qualcuno ci svegliasse al mattino con una secchiata d’acqua in faccia. Preferite essere svegliati così, oppure con un’attività meno traumatica e più rilassata?

Quello che io procuro, a volte è chiamato “sciatica”, altre volte “sciatalgia”. Non so dirvi perché, ma la sostanza non cambia: un impedimento notevole in ogni tipo di movimento, sia che si corra, sia che si cammini, sia che ci si voglia alzare da una sedia, sia che ci si voglia mettere a letto. Come porre rimedio? Antinfiammatori subito, s’intende, perché il dolore è consistente. Ma poi, che si fa’, visto che il dolore, dopo un’oretta di sollievo, ritorna implacabilmente? Bisogna rivolgersi al medico di fiducia, oltre agli amici podisti che hanno avuto lo stesso problema. Come è successo a Paolo, come è successo a tutti i neo podisti e come succederà a tutti coloro che intraprenderanno questo sport. Gli amici, che sono sempre i primi a saperlo, diranno a Paolo il nome dei medicinali che hanno usato, nonché i tipi di esercizi per… alleviare le pene e prevenirne in futuro. Il medico gli chiarirà i principi attivi delle soluzioni farmacologiche e gli spiegherà i processi articolari che necessitano della pratica quotidiana degli esercizi mirati per la prevenzione della sciatica.

Vorrei dirvi un’ultima cosa, che non vuole essere consolatoria. Vi assicuro che corrisponde alla realtà. Quando vi capiterà di avere a che fare con me (capita a tutti…, è successo anche a Paolo…), vi sembrerà che io non vi abbandoni mai più. Farete le cure del caso, ma passerà del tempo e non riuscirete a vedere la… luce del tunnell. Maturerete la convinzione che io sia disposta a non lasciarvi mai più, che forse avete una disposizione naturale verso la mia malattia. Ebbene, sappiatelo: come insorgo inaspettatamente, così improvvisamente svanisco. In fondo, voglio bene a chi pratica il podismo, però vorrei che si avesse un po’ più di riguardo verso le mie particolarità.

Chiedo troppo?

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