Esercizi per… il muscolo del podista
L’altro giorno un amico mi ha confidato di una sua incredulità: pur non avendo corso un granché nei giorni precedenti, avvertiva un fastidio, abbastanza marcato, al muscolo retro coscia che gli ha impedito di allenarsi (gli avevo chiesto come fosse andata la sua uscita giornaliera…). “E certo”, gli ho risposto, “hai trascurato il… muscolo del podista…, quello che determina e caratterizza più di ogni altro il gesto della corsa…”. Mi è sembrato alquanto sorpreso…
In effetti, noi podisti, abbiamo la tendenza a concentrarci (giustamente) molto sul piede, sulla scarpa, sulla schiena, sulla prevenzione di certi infortuni, sulla tabella di allenamento, sulla maglietta da indossare.…, eccetera eccetera, e non ci soffermiamo adeguatamente su qualche parte fisica del nostro corpo fortemente deputata al gesto della corsa. E’ il classico caso del muscolo del retro coscia.
A dire il vero, tale muscolo andrebbe chiamato “ischio crurale”. Ed è anche… uno e trino…, nel senso che nella zona interessata si trovano il “bicipite femorale”, il “semimembranoso” e il “semitendinoso”. Questo muscolo, nel suo insieme, è responsabile della flessione del ginocchio e della rotazione dell’anca, azioni fondamentali per la falcata. Senza contare che provvede alla stabilità sia del bacino che del ginocchio. Beh, in fondo tutti muscoli del corpo umano contano ai fini del buon funzionamento, d’accordo, però il muscolo retro coscia non deve essere in alcun modo trascurato, altrimenti si deve rinunciare a qualche allenamento, A volte, per settimane intere, perché i fastidi che ne derivano possono richiedere laboriose indagini per capirne l’origine, allungando in modo notevole i tempi di guarigione. Meglio quindi affidarsi ad una serie di esercizi… “preventivi”, i quali dovrebbero far parte del bagaglio del podista, almeno un 10’ prima di uscire a correre, come forma di irrinunciabile stretching. Salvo poi dedicarsi a tali esercizi almeno un paio di volte alla settimana, approfondendoli con delle serie mirate e calcolate.
Ovviamente, quanto detto e illustrato è riferibile a podista non più giovanissimo. Penso si sia capito. Diciamo che calza a pennello per podisti che abbiano superato gli “anta”. Resta inteso che per tutti gli altri vale comunque il consiglio di non trascurare “questo muscolo”, magari recandosi in palestra un due-tre volte alla settimana, usufruendo del tempo necessario e dei macchinari adatti, per l’effettuazione e il rafforzamento degli esercizi.