Non c’è estate senza anguria

La Natura è benigna, non matrigna, come diceva Leopardi… Essa ci da’ tutto l’occorrente per vivere degnamente; poi è l’uomo a determinare il proprio cosiddetto “stile di vita”, utilizzando in modo degno e oculato le risorse che trova, per l’appunto, in natura. Prendiamo il caso dell’anguria, ad esempio, e della sua presenza a tavola, e non solo, per un podista…

L’anguria è un frutto tipico dell’estate, perché essendo composto quasi interamente da acqua (quasi al 90%), risulta molto dissetante. Non solo. Madre Natura ha provveduto affinché essa contenga una buona serie di Vitamine e che contribuisca a somministrare all’organismo che la ingerisca notevoli dosi di magnesio e di potassio, Sali minerali che d’estate, come tutti i podisti sanno, combattano il senso di stanchezza e di affaticamento. Vogliamo anche dire che in passato gli antichi le attribuivano capacità a contrastare la funzione erettile…? Diciamolo.

A questo punto è forse opportuno elencare le proprietà nutrizionali dell’anguria, non trovate?                                                                                                                                                                          

In un’anguria troviamo un circa 95% di acqua, una modesta presenza di carboidrati, nell’ordine del 4% e minime presenze, prossime allo zero, di proteine e di fibre. In compenso, sono consistenti le vitamine A, C e B6, nonché i sali minerali quali magnesio, potassio e fosforo, che soprattutto in un periodo caldo come l’estate combattono efficacemente la sensazione di stanchezza e di sete. A dire il vero, dato l’elevato contenuto di acqua, l’anguria è utile anche per raggiungere la sensazione di sazietà. E infine, cosa alquanto gradita nell’ambito dell’efficienza organica, risulta utile, molto utile, sotto l’aspetto della diuresi.

Risulta abbastanza chiaro, per tutto quanto esposto, che per i… podisti estivi… sia un vero toccasana il consumo di anguria, che dunque consigliamo senza indugio, magari più volte al giorno e lontano dai pasti, visto che il suo elevato contenuto di acqua gonfia la pancia, sia pure in… maniera provvisoria.

L’anguria, stando alle sue origini botaniche, è un frutto originario dell’Africa meridionale o equatoriale. E, proprio a proposito di origini, per quanto riguarda quella etimologica, abbiamo dal greco “angurion”, che signfica “cetriolo” (in effetti, la scorza verde con striature lo ricorda).

Ora, scusatemi, vi devo lasciare: mi appresto a mangiare una bella fetta di anguria fresca…!     

 

 

 

 

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