Considerazioni podistiche, al bar

Cosa c’è di più bello, di piacevole, di rilassante e di… istruttivo… del prendere un caffè al bar con gli amici? Niente, suppongo. Considerazione pienamente confermata anche stamattina, allorché mi sono diretto al bar, perché lì come al solito erano convenuti gli amici, dopo l’allenamento e prima d’intraprendere le loro… seconde attività (la prima è quella podistica, ben s’intende…). Intanto, poiché io sono sempre l’ultimo ad arrivare, essi erano già seduti  al tavolino…

Paolo – Ciao, Peppe, cosa prendi?

io – Caffè, grazie.

Paolo – Normale?

io – Sì, sì…

(Sì, perché dovete sapere che qualcuno lo prende “macchiato”, qualcun altro “schiumato”, e cose di questo tipo. Per quanto mi riguarda, l’unica mia particolarità consiste nel prenderlo amaro o con lo zucchero di canna, come a suo tempo suggeritomi da Michele).

io – … Normale e con lo zucchero di canna… Hai visto, Michele?, io ti ascolto…, non come fai tu che dici di ascoltarmi e poi fai diversamente… A proposito, ho visto il tuo tempo alla 21 di Napoli…, e ho visto anche i tempi degli altri… Lo sai?, li avevo predetti a Pasquale venerdì sera… C’era anche la moglie… Posso dire di avere i testimoni…

Michele – No, no…, io sono abbastanza contento di quello che ho fatto…

io – Certo, bisogna essere contento di ogni gara che si porta a termine, soprattutto se è una gara lunga. Però, l’altra volta hai detto di avere una mezza idea di fare la maratona ad aprile. Sbagliato. Quando si deve preparare una maratona, bisogna essere decisi. Vedi?, anche nel partecipare ad una 21 km… In un’ottica di una preparazione per una maratona, si devono “fare” le 21…, però con una condotta di gara improntata e caratterizzata dal ritmo che s’intende tenere in maratona. Ciò significa che i primi 15/16 km si devono correre al ritmo della corsa media, ritmo che si terrà nella maratona. Tu invece hai corso questa 21 come una 21…

Michele – Cioè, a quanto dovrei correre la maratona?

Paolo – Uà, Michè, staje ancora a chest’… A quanto la chiudi, in questo periodo, una 10 km? Ecco, devi aggiungere un 30” ed ottieni la tua corsa media.

io – Giusto, Paolo… Naturalmente, precisiamo, per la maratona occorre fare molte altre cose… Ad esempio, i lunghi… E anche sui lunghi ci sarebbe da dire… Si devono correre al ritmo di corsa lenta, tranne negli ultimi 4/5 km da fare in leggera progressione di velocità… E non si devono confondere con i lunghissimi…

Michele – Sì, sì, lo so… Un lunghissimo dev’essere di 35/36 km, mentre un lungo intorno ai 30 km… Infatti, il mese scorso ho corso un lungo di 31 km, ma al termine mi sentii molto stanco.

io – Evidentemente, lo hai corso ad un ritmo più sostenuto della tua corsa lenta…

Paolo – E’ vero, Peppe… Questi, quando corrono, s’impegnano sempre più del dovuto…; vanno troppo forte… Credono che più forte vanno e più forte andranno in gara… Non capiscono, come tu dici spesso, che allenarsi significa andare avanti con una certa gradualità…

Michele – Perciò, sono ancora indeciso se fare la maratona ad aprile…

io – Se sei indeciso, significa che non sei pronto, mentalmente. E la maratona si comincia a correre con la mente…                                            

Michele – Ora, vado a lavorare… Comunque, nella 21 di domenica scorsa mi sono piaciuto…

io – Ti credo, soprattutto perché l’hai corsa… senza impegni. Ma ti voglio dire un’altra cosa, prima di salutarti. Hai detto che sei soddisfatto del tempo che hai impiegato. Bene, però la 21 km di Napoli, completamente pianeggiante, sembra paradossale, ti ha un po’ danneggiato. Vedi?, podisti come noi, abituati a correre su percorsi “collinari”, data la natura del territorio vesuviano, hanno una qualche difficoltà a correre su percorsi prevalentemente pianeggianti. 

 

Paolo – Amici, andiamo via tutti…, prepariamoci per domani mattina!

 

 

 

 

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