La vigilia di una gara

Molti podisti tendono a sottovalutare, come periodo di preparazione, la vigilia di una gara. Forse perché ritengono che ormai quello che si doveva fare sia stato già fatto e che sia inutile, e perfino maniacale, intestardirsi nella concentrazione che precede l’impegno agonistico; e che, infine, meglio sarebbe se si fosse in grado di rilassarsi, per arrivare alla gara nelle migliori condizioni di freschezza (anche mentali) possibili. Anche se è vero che è meglio arrivare alla gara freschi fisicamente e mentalmente, tuttavia ci permettiamo di suggerire un’attenzione maggiore alla vigilia di una gara, poiché qualche piccolo dettaglio trascurato nell’imminenza dell’impegno, può rivelarsi al momento della partenza della gara un enorme disagio che sarebbe stato saggio evitare. Ma forse è meglio fare qualche esempio così, ne siamo sicuri, molti podisti leggendo queste note penseranno, “…uh, è vero…, mi capitò quella volta che…”

Innanzitutto, la giornata della vigilia di una gara è bene finisca non troppo tardi. Oltre al fatto che è una buona norma “igienica”, il dormire a sufficienza, si deve avere tutto il tempo e tutta la calma per preparare la borsa con la quale ci si recherà alla gara. L’indomani potrebbe rivelarsi… un tempo troppo limitato per poter svolgere con calma questa importante faccenda, perché il podista non deve trascurare nessun particolare: ricambio completo (calzini, slip, maglietta), asciugamani,  spille, lacci di riserva, qualche cerotto, fazzolettini di carta, eventuali berrettini e smanicati in caso di pioggia. Insomma, tutto quello che può servire e che la nostra esperienza ci suggerisce. Anche quello che può sembrare superfluo, come ad esempio i lacci delle scarpe di riserva: se pochi minuti prima della partenza ci allacciamo le scarpe e si rompe un laccio, che facciamo?…, non gareggiamo più? Anche sui fazzolettini di carta ci sarebbe tanto da dire. La tensione della gara, chiamiamola pure adrenalina, come vogliamo…, induce alla peristalsi…, e chiederne agli amici…, quei fogli di carta, non è il massimo dell’elaganza!

Nel mentre si prepara la borsa alla vigilia della gara, il/la buon podista (se ne ha l’opportunità) avrà cura di spillarsi il pettorale sulla canotta che indosserà, o comunque posizionerà il completino gara sopra tutti gli altri accessori contenuti nella borsa, perché sarà la prima cosa di cui avrà bisogno. Alla fine di tutte le “operazioni”, sarà più tranquillo/a, dato che al mattino non dovrà dedicare nessun momento alla preparazione del bagaglio, che è una cosa solo in apparenza relativamente impegnativa. Anzi, a proposito di mattino seguente, altra cosa solo in apparenza relativamente impegnativa, è da rimarcare l’importanza di puntare attentamente la sveglia. Su quest’operazione ricade quasi tutto il peso della qualità del sonno: la vigilia di una gara comporta una certa ansia notturna, ma il sapere che, comunque vada la notte, “qualcosa” ci sveglierà in tempo, aiuta a rilassarsi.

L’alimentazione da seguire alla vigilia di una gara non si discosta troppo da quella che accompagna quotidianamente il/la buon podista, alludiamo com’è ovvio all’equilibrato rapporto calorico dei nutrienti: carboidrati, proteine, fibre. Però, suggeriamo un consiglio che potrebbe rivelarsi utile. Poiché le proteine, che danno forza ai muscoli, si smaltiscono in 7/8 ore, forse è meglio assumerle di sera (non troppo tardi…). Naturalmente, diamo per scontato che il/la buon podista, durante la giornata che precede quella della gara, non si sia “stancato/a”, andando in giro a fare compere, in faccende domestiche le più disparate e in mille altre cose che l’abbiano “stroncato/a”.

Buona gara a tutti!

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