L’acquisto di una scarpa per un podista

L’acquisto di una scarpa per un podista (come, quando e perché) è un momento veramente molto importante e particolare, vorremmo dire… “emozionante”. Decidere di comprare una scarpa (che poi in effetti sono due…) che ci terrà compagnia per chissà quanti chilometri e per chissà quante gioie e sofferenze, equivale in tutto e per tutto ad avere a che fare con un partner sentimentale. Inoltre, nell’animo di ogni podista si fa’ rapidamente strana una sottile e sorda convinzione di non essere all’altezza per operare una scelta oculata e opportuna, sia dal punto di vista “tecnico” sia da quello “economico”. Ed allora, vediamo di “correre” in soccorso dei podisti che non sono del tutto tranquilli e sereni (come vorrebbero far credere, soprattutto a se stessi…), allorché si decidono all’acquisto di una scarpa. Naturalmente, prendiamo a modello il classico podista quarantenne, avente un peso oscillante fra i 70 e gli 80 kg, che corre almeno 4/5 giorni a settimana, per un numero complessivo di circa 70 km. Quindi, acquisto di una scarpa podistica: come, quando e perché. Andiamo con ordine.

COME – Spesso, si sorvola sul “come” comprare una scarpa… Bisogna recarsi presso un negozio specializzato. Si devono bandire i negozi che hanno in vetrina calzature di ogni tipo, o di qualsiasi sport, perché ogni disciplina sportiva ha una sua… ragion d’essere, con richieste di prestazioni che quasi sempre rasentano specializzazioni le più radicate e specifiche. Poi, e questo è un elemento da non trascurare, nel negozio specializzato si trova senza dubbio un addetto in grado d’indirizzare al meglio il cliente, perché o è un praticante o è un addetto al servizio che ha acquisto giocoforza una certa competenza al riguardo.

QUANDO – Dipende dal numero dei chilometri che si è percorso con la vecchia scarpa, nonché dalle sue reali condizioni. Le ditte costruttrici consigliano di non superare (e nemmeno sfiorare, a dire il vero) i 500 km… Probabilmente, il numero dei km che può “sopportare” una scarpa è molto superiore, anche per una sorta di allineamento ai ritrovati tecnologici moderni. Ecco perché pensiamo che i km consigliati si possano quasi raddoppiare, facendo ovviamente attenzione a non usare tutti i giorni la stessa calzatura (alternandola magari con un’altra) e a lavarla (e ad asciugarla) come si conviene quando il caso lo richiede. D’altronde, un podista medio dovrebbe comprare un paio di scarpe ogni 3 mesi…, il che, francamente, è poco… incoraggiante…

PERCHE’ – Ad un podista medio, del tipo che stiamo delineando, non può e non deve sfuggire il “perché” si debba sostituire la scarpa: per evitare infortuni. Già la vita (sportiva) del podista è dura, a causa di allenamenti (spesso estenuanti) e di gare, che mettano a repentaglio muscoli, ossa, articolazioni e tutto il resto; poi, se si aggiunge il rischio di usare una calzatura logora, che non supporta più a dovere l’assetto corretto della corsa, allora si è fritti… Detto in altri termini, è meglio spendere dei soldi per una scarpa nuova che per un fisioterapista….

 

 

 

 

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