Esercizi e tabelline

Se avete pensato di avere sbagliato sito…, avete sbagliato! Questo non è un compito di un bambino delle elementari. E’ solo un espediente (meschino, lo ammetto) per catturare la vostra attenzione. Vorrei solo per qualche minuto soffermarvi insieme a voi, amici podisti, su un elemento che tutti tendiamo a trascurare, io per primo: gli esercizi.

E’ facile pensare che per correre sia molto facile e immediato: un paio di scarpette e… via! Però, però…, se vogliamo caratterizzare il nostro hobby preferito con una parvenza di serietà, dobbiamo considerare l’importanza di fare, quanto più spesso possibile, gli esercizi. Non si corre soltanto con la voglia di correre, con la testa, e con le gambe quale “unico accessorio utile” del nostro corpo. Non dovremmo mai dimenticare (lo dico soprattutto a me stesso, ahimè) che il nostro corpo è fatto anche di ossa, di muscoli, di tendini, di organi e di svariati miliardi di cellule variamente impiegate e deputate( per anni e anni!) al nostro benessere. Ogni tanto, anzi, spesso, dovremmo quindi attivarci, anche per una… forma di riconoscenza nei riguardi della “nostra macchina meravigliosa”, come recitano i manuali di anatomia.

Lo so, gli esercizi sono noiosi. Ma si deve riconoscere che sono molto utili. Pensiamo ancora al bambino coi compiti a casa: esercizi e tabelline. Pensiamo soprattutto a queste ultime, vera dannazione della mia infanzia scolastica. Ero sempre lì a preoccuparmi, a ripetere, a memorizzare. Pensavo: “Ma a cosa diavolo mi servono!?” E la mia, più che una domanda, era un’imprecazione. Però, oggi, a volte, se vado dal fruttivendolo a comperare qualche cosa e m’imbatto in un qualche calcolo, ebbene, ringrazio tutte quelle ore passate a borbottare le tabelline. Per non dire, quelle volte in cui mi piange il cuore quando dei giovani in TV, anche laureati, si confondono e vanno in panico, per un 8×7 o un 6×4…!

Allora, bisogna proprio riconoscere che per il podista sono essenziali, gli esercizi. Essi preparano il corpo alle prestazioni. Nella più modesta, ma non per questo più utile, ipotesi di semplice corsa a fine di piacere, essi comunque ci rendono forti, sicuri e ci preservano dagli infortuni.

Ma, per tornare al fruttivendolo, quando mi accorgo nella vita podistica che ho fatto bene a fare gli esercizi? Quando il mio corpo regge il peso degli anni, dei chilometri e… dell’oltraggio dell’età che avanza, direbbe Amleto, e come il tragico danese, quando considero “il merito paziente” di averli fatti, gli esercizi. Inoltre, amici, quante volte abbiamo letto o sentito che non serve avere un motore potente se poi la carrozzeria non è all’altezza? Quindi, suvvia, facciamoli questi esercizi.

Lo so, gli esercizi sono noiosi. Posso darvi qualche suggerimento?

  • Iscrivetevi ad una palestra. Per il solo fatto che dovete sborsare una certa somma, statene certi, farete gli esercizi. Dovete avere solo la forza, non economica, di farvi l’iscrizione. Poi il resto viene da sé.
  • Frequentate la palestra in cui ci sia un vostro gradito partner (parlo per qualsiasi genere sessuale) o una persona amica con la quale state veramente bene insieme. Dividere il proprio tempo con chi ci  fa’ parlare e ci sa ascoltare, riempie la vita di serenità.
  • Una volta in palestra, concentratevi magari sulle ripetute, alias tabelline: 3×4 serie di pesi; 4×10 di flessioni, e via discorrendo. Vi terranno occupati e il tempo passerà in un batti baleno.

Non vi ho convinto? Allora, siete senza speranza!

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