Due paroline sul podio

Nell’immaginario collettivo dei podisti ci sono alcuni oggetti che assurgono, come oggi si dice, a vere e proprie icone: scarpe, maratona, cronometro, eccetera. Uno di questi “oggetti” è senz’altro il podio. E’ talmente di uso comune, il podio, non solo ovviamente nel podismo, che in un certo senso passa inosservato… Vogliamo un po’ parlarne?

Cos’è il podio? La sua esistenza vige fin dalla notte dei tempi, in quanto era il piedistallo su cui si ergeva la figura sacra nei templi, affinché i fedeli avessero ben chiara la visione della loro adorazione. Quindi il podio è una struttura che si eleva da una base per mettere in risalto una figura simbolica di una fede. E infatti già al tempo degli antichi greci, in occasioni dei Giochi Olimpici, il podio fece il suo ingresso… nella sacralità dello sport. Usanza che poi i romani, come tante altre, ripresero dai greci. E poi in fondo, tanto per attenerci strettamente al podismo, la parola “podio” deriva dal latino e significa “piede”. Più podismo di così…

In senso moderno, quando fece la sua comparsa, il podio? Nel 1930, ai Giochi del Commowealth. Subito dopo, nel 1932, fece il suo ingresso ai Giochi Olimpici di Los Angeles. A vederlo in posizione frontale, sul centro del podio, in posizione ovviamente più alta, si trova il primo; alla sua destra, leggermente più basso, c’è il secondo; mentre alla sua sinistra, e in posizione leggermente inferiore al secondo, ha posto il terzo. Parliamo del podio “classico”, anche perché per alcune manifestazioni il podio si “allunga” in orizzontale per dare spazio magari ad altri concorrenti. Spesso, specialmente nelle occasioni delle numerosissime stracittadine, dove si premiano le varie categorie, può esserci il palco. Ma questo avviene per motivi pratici, non sportivi.

Una curiosità… Quanto costa un podio? Gli organizzatori lo sanno, ma non i podisti… Ebbene, se ne trovano in commercio di vari tipi, costituiti cioè da materiali diversi e quindi da diversi costi… Quelli in legno, di solito, non superano i 200 euro; quelli in metallo, sempre di solito, superano i 300 euro. Per i più sofisticati, ad esempio quelli in vetroresina, tutti colorati e belli da vedere, che fanno tanto scenografia, dati i tempi, non vogliamo riferire….         

 

 

 

 

 

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