“Podisticamente” alla Mezza di Genova: buon sangue non mente!

Una bella notizia ci giunge da Genova: nella mezza maratona internazionale, il nostro Imperato Francesco ha conseguito il tempo di 1h e 34’… Ma questa è una storia che… merita di essere raccontata dall’inizio…                                                                                                                                                                                  

 

Francesco Imperato è un ragazzo che è iscritto con “Podisticamente” fin dai primi tempi, quelli della fondazione,, ma difficilmente si allena con noi dal momento che vive e lavora a Genova. Egli è figlio di Gerardo, valente e storico podista di Ercolano, in grado di correre quasi sempre le 10 km sotto i 40’ e di chiudere, tanto per capirci, una maratona in 3h e 15’, secondo più secondo meno. Per Francesco, però, la corsa ha dovuto sempre un po’ segnare il passo, perché il lavoro presso l’ospedale non gli consente di avere molto tempo a disposizione per gli allenamenti, affinché siano costanti. Ed in più, a settembre scorso, il… poveretto si è perfino sposato…! Si capisce quindi facilmente come il papà si sia preoccupato nel sentirgli dire, ad inizio anno, che aveva intenzione di partecipare alla Mezza di Genova, in programma appunto il 10 di aprile…

 

Perché Gerardo era preoccupato per suo figlio è presto detto. Francesco era solito allenarsi “solo” tre volte a settimana, nei ritagli di tempo. Dedicava quando poteva, cioè una volta a settimana, spesso di domenica, qualche allenamento di fondo lungo nell’ordine dei 18/20 km. Le restanti sedute si risolvevano nell’ora di corsa lenta o in qualche corsa di ritmo diverso, a seconda dei casi, o di corsa media o di progressivo. Suo padre gli aveva consigliato di fare così, dall’alto della sua trentennale esperienza. Ma ora?

 

Mi chiamò in febbraio, dicendomi che secondo lui Francesco “aveva nelle gambe” il ritmo di 4’ e 30” al km e pensava (sperava) che potesse finalizzare l’obiettivo di correre la Mezza a quel ritmo. Mi chiese un parere. Non potevo non essere d’accordo, perché… anch’io sono della vecchia guardia…! Convenimmo sui restanti allenamenti da fare e agli inizi del mese di marzo procedemmo per l’iscrizione.

 

Come volevasi dimostrare, buon sangue non mente. Laddove per “buon sangue”, s’intende la passione che bisogna mettere nelle cose che si fanno; e “non mente”, significa che se alla passione si aggiunge la determinazione e il rispetto delle lezioni che il passato ci ha insegnato, il risultato non può che essere quello per il quale ci si è preparati.

 

 

Grazie, Francesco, per la tua bellissima impresa. Un grazie da tutti gli amici di “Podisticamente”.

 

 

 

 

 

 

 

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