Come e cosa mangiare dopo le abbuffate

Non vorremmo essere segnalati come quelli che non suggeriscono cosa mangiare dopo un periodo in cui lo si è fatto in abbondanza, per cui ci atteniamo alla miriade di scritti in proposito, i quali tutto sommato fungono da conforto per chi si è lasciato andare a tavola e che adesso intende in un certo qual modo “correre” ai ripari.

Ribadiamo, per rima cosa, che la dieta, cioè un mangiare programmato rispetto alla situazione soggettiva, deve salvaguardare la salute e non dev’essere soltanto mirata alla perdita di peso. Non si deve mai dimenticare, men che mai in questo caso, che un’alimentazione (finalmente) più equilibrata soddisfa i veri bisogni dell’organismo, da’ più tono, rassoda i tessuti flaccidi, fornisce maggiore energia e, cosa non trascurabile, migliora l’umore. Quindi, i vari alimenti vanno forniti con equità nel corso dei (tre) pasti giornalieri e la prima colazione è meglio che assuma una certa  importanza rispetto a quelle che erano le abitudini “gastronomiche”. In ossequio alla stessa logica, il pranzo e la cena occorre che siano più contenuti e con una oculata scelta delle portate. Inutile dire, a chi è podista specialmente da qualche anno, che nella dieta non devono mancare ortaggi (meglio se crudi), frumento e cerali integrali e frutta di stagione; tutti alimenti che sono ricchi di fibra, la quale regola le funzioni intestinali, il cui corretto funzionamento è alla base di una ogni tipo di dieta. Si consigliano di assumere quotidianamente succhi di agrumi, ricchi di vitamina C (o un liofilizzato, sempre con vitamina C) e di acido citrico (per fluidificare il sangue e rinforzare le pareti dei capillari). Vanno invece limitati quanto più possibile, anche questa è cosa risaputa, la carne e i suoi derivati, ma soprattutto i grassi animali. Così come è meglio condire in modo esclusivo con olio extravergine di oliva a crudo, per evitare i rischi della bollitura. Chiaramente, sono da escludere il fumo, gli alcolici e gli alimenti che contengano additivi chimici, tutte sostanze che contribuiscono all’intossicazione dell’organismo che invece si ha in animo di ridurre, se non di eliminare.

Ricapitoliamo:

Colazione del mattino – Latte scremato con due fette biscottate o con pochi frollini non farciti e un caffè, dolcificato con miele o con fruttosio;

Spuntino del mattino – Frutta, 150 grammi circa (evitando quella secca);

Pranzo – Pasta o riso (100 grammi), con sugo fresco non elaborato, carne bianca, o pesce, o uova, o formaggio, mezzo panino e con  verdura di contorno;

Spuntino del pomeriggio – Frutta, 150 grammi circa (evitando quella secca);

Cena – Passato di verdura, o minestrone con un minimo di pasta, mezzo panino con verdura di contorno e, per chi proprio non può farne a meno, un bicchiere di vino rosso;

Bevande – In tutte le occasioni dei pasti, acqua abbondante, ma che sia rigorosamente minerale naturale.

Infine, non sentiamoci in colpa per avere “trasgredito” e ricordiamoci che i mali della vita sono ben altri e che comunque, a questo, c’è rimedio.

 

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