Colpo di calore e colpo di sole

Poiché il podista assiduo, al quale rivolgiamo i nostri amorevoli consigli, non sta mai fermo, anche durante il caldo torrido dei mesi estivi, vorremmo intrattenerlo per un po’ su due tipici malanni di stagione, che a volte si confondono, ma che hanno in comune la stessa possibilità di nuocere alla sua salute: il colpo di calore e il colpo di sole.

Il colpo di calore si verifica per l’incapacità del nostro organismo di rispondere in modo adeguato alla variazione ambientale. Esso è causato da una temperatura troppo alta associata ad un elevato tasso di umidità.

Il colpo di sole, detto anche “insolazione”, è dato anch’esso da un eccessivo aumento della temperatura corporea e dalla conseguente vasodilatazione con calo della pressione, ma la sua prerogativa principale consiste nella prolungata esposizione ai raggi solari.

A volte si confonde il colpo di calore con il colpo di sole: nelle giornate caldo umide, e in assenza di un’adeguata ventilazione, il corpo non riesce a disperdere il calore attraverso la sudorazione. In questo malaugurato caso, si verifica dunque un aumento della temperatura corporea con una serie di sintomi simili nelle due condizioni in oggetto. La differenza tra i due sintomi descritti risiede nella causa: nel colpo di calore, è l’eccessivo caldo; nel colpo di sole, è l’azione delle radiazioni solari soprattutto sulla testa.

Di solito, non esistono soverchi problemi per il podista abitudinario. Egli sa che è meglio non correre nelle ore centrali della giornata, che quando lo fa’ è consigliabile indossare indumenti larghi e di colore chiaro, che preventivamente bisogna bere un po’ d’acqua e magari coprirsi il capo con un berrettino. I problemi possono insorgere per i neofiti, o per coloro che hanno in animo di prepararsi per una specifica gara che notoriamente si svolge in condizioni estreme. Viene quindi spontaneo stilare un piccolo “pronto intervento” nel malaugurato caso si verifichi un colpo di calore o un colpo di sole:

  • trasferire il malcapitato all’ombra;
  • assicurarsi che il posto sia ventilato;
  • sollevargli le gambe di un 40°;
  • dargli da bere acqua a temperatura ambiente;
  • bagnargli il capo, il collo, le spalle e i polsi;
  • se non si riprende in 10’, chiamare un medico.

E poi… mandarlo a quel paese per lo spavento che ci ha procurato!

 

 

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