Leggiamo il volantino

Lo si vede sotto al tergicristallo dell’auto la domenica mattina in occasione di una gara, oppure on line nei siti appositi, ma non lo si legge quasi mai, solo una rapida occhiata, per due o tre notizie che ci sembrano veramente importanti, dove e quando (si svolge) e quanto (si paga): è il volantino.

E’ un peccato che non si legga con attenzione il volantino, perché per correre bisogna nello stesso tempo allenarsi e informarsi, cioè preparasi alla gara e conoscerne tutti gli aspetti che vi girano attorno. In entrambi i casi, se non si è lavorato bene, si rischia di risultare avulsi dal contesto.

Leggiamolo, allora, un volantino, anche se per pretesto ne sceglieremo uno fittizio.

Ipoteticamente dunque, mi ritrovo a gennaio con in mano un volantino della gara (“Trofeo Tal dei Tali”) che si svolgerà a marzo. E’ un periodo di tempo utile per una nostra considerazione; quasi tre mesi di preparazione vanno bene, sia che si tratti di una 10 che di una 21 km. Andremo? Non andremo? Vediamo…

Su buona parte della sua superficie troviamo immagini pubblicitarie: sono gli sponsor. Purtroppo, è “la legge dei tempi”, poiché non basta la sola passione per organizzare le gare, ma una buona dose di denaro, ci si rivolge sempre di più a chi può fornire “la materia prima” per sostenerne il peso economico. Questa osservazione ci serve per prepararci alla gara? Sì, perché ci da’ l’idea del tipo di gara che andiamo ad esaminare: potremmo avere la tendenza a privilegiare le gare che si presentano “ricche”, pensando in cuor nostro che converrebbe partecipare: male che dovesse andare (polisticamente parlando), potremmo portare a casa qualcosa come se fossimo andati a un piccolo supermercato.

La prima cosa che comunque leggiamo con attenzione è il regolamento. Nell’art. 1 è specificato che si tratta di una 10 km. Nel 2, che sono ammessi anche gli EPS (ci sta bene, ci piace quando si allargano le maglie dei partecipanti). Nel 3, c’è il programma della manifestazione (interessante… ci sono anche due gare: una 3 km non competitiva e un’altra di 500 metri riservata agli alunni delle scuole locali).

Ma guarda…, all’art. 4 troviamo anche scritto dove potremo parcheggiare: nei pressi di Piazza Allegria; questo è un elemento non da poco, sia che si vada con la nostra auto e con quella di qualche amico, fa’ sempre piacere sapere che si potrà tranquillamente lasciarla in un posto custodito. All’art. 5 campeggiano le iscrizioni. E’ un articolo molto lungo, ci sono veramente tante cose da leggere: fax, mail, chip, cellulari di persone per “info”… Facciamo attenzione soprattutto ad una cosa, al termine ultimo per le iscrizioni: entro le ore 13 di venerdì giorno tot. E’ meglio stare attenti, putacaso decidessimo di partecipare, sia per me che per la squadra, ne dobbiamo tener conto. Anzi, poiché potremmo correre il rischio di essere esclusi, non si sa mai, decideremo comunque una quindicina di giorni prima del termine previsto. Diamine, siamo ancora a gennaio, volete che non ci si sappia organizzare per tempo?

Art. 6, quota di iscrizione. Ah, già, quanto pagherò? E’ sempre bene essere premunito: chip, non chip, 6 euro, 7 euro. Facciamo parte di una squadra che ci fa’ trovare al raduno il pettorale già pagato, o dobbiamo portare con noi la quota prevista? Questo dipende dal tipo di organizzazione societaria sulla quale siamo ben edotti e consapevoli… e sulla quale sorvoliamo…, onde evitare malunori che sappiamo si verificano in ogni gruppo podistico. Pensiamo solo a correre…

Art. 7: se si fa’ uso del chip giornaliero, esso va’ restituito. Sì, sì, lo sappiamo…, c’è una “penale”, per chi dimentica di farlo. Ed è giusto, altrimenti il gestore dell’apparecchiatura dovrebbe sempre “correre dietro” alla situazione…

Art. 8: ritiro pacco-gara. Anche questo dipende dal tipo di chip: se è giornaliero, alla fine della gara; altrimenti si può ritirare alla consegna del pettorale.

Cos’è? Cos’è? Art. 9: griglia di partenza. Leggiamo: “Verrà creata una griglia di partenza meritocratica (mista M/F) per i primi 100 atleti accreditati al via con le migliori prestazioni. Giusto, lo si fa’ per evitare assembramenti e incidenti alla partenza. L’articolo comprende il “rimorso spese” alle prime 10 società. Anche qui, sorvoliamo… Abbiamo una visione forse un po’ particolare dei “rimborsi spese”, se debbano essere o meno in denaro, in natura, o… lecite che si diano a degli amatori. Sorvoliamo…, questo non migliora la nostra volontà di esserci, la nostra eventuale decisione di partecipare alla manifestazione.

Come saranno le premiazioni, me lo dice l’art. 10. Questo aspetto, concediamoci un’altra pausa di riflessione, ci appare come ininfluente ai fini della scelta di partecipare o meno, e non perché pensiamo di non essere all’altezza dei migliori posizioni (almeno non più), ma perché siamo convinti che la semplice partecipazione costituisca di per sé “il premio”. Ad ogni buon conto, leggiamo: saranno premiati dall’11° al 200° posto, con prodotti alimentari. E tutte le donne che giungeranno regolarmente al traguardo! In quest’ultimo dettaglio, non ravvisiamo di certo i crismi del puro agonismo e dello sport, dove andrebbe distinta e certificata una gerarchia di valori. Anche in questo caso, lasciamo perdere… Consoliamoci con le ovvie e quasi scontate specificazioni che i premi non sono cumulabili e che per tutto quanto non contemplato dal presente regolamento valgono le norme vigenti.

Art. 11, premiazioni km 3 e 500 m.

Art. 12, reclami. Speriamo non se ne debbano fare, sarebbe complicato e fastidioso: rivolgiti a un giudice (quale?), chiamiamo il nostro presidente, scriviamo qualcosa, diamo una quota in denaro che in caso di accoglimento del reclamo ci verrà restituita… Insomma, una seccatura.

Notiamo che in calce c’è l’indicazione circa la strada da prendere per arrivare sul posto. E’ sempre utile conoscere queste indicazioni, non si sa mai…

Abbiamo letto tutto. Riguardiamo il logo della manifestazione e pensiamo che sì, è molto probabile che noi si vada. Ora, dobbiamo solo allenarci!

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