Domande all’ortopedico: le analisi del sangue

Tizio, Caio e Sempronio entrano nel “Bar del Podismo” nel primo pomeriggio, quando sanno che è aperto da poco, discutendo animatamente circa una questione che ogni tanto ricorre nelle loro conversazioni. Con grande stupore, notano che nel bar c’è già un avventore che, incredibilmente, è l’amico ortopedico! Egli se ne sta tranquillamente seduto a leggere il giornale, con sul tavolo i … resti di un trancio di pizzetta al pomodoro e di un succo di frutta.

Tizio, Caio, Sempronio – DOTTORE!

Ortopedico – Salve, ragazzi, come va’?

 

Tizio – Non c’è male…

Caio – Insomma…

Sempronio – Diciamo bene…, piuttosto, lei, come mai sta qui a quest’ora?

Ortopedico – Ogni tanto un tocco di fortuna…, avevo l’ultima visita nei paraggi…, e ho sentito… il richiamo della foresta… Ma di cosa stavate discutendo così ad alta voce?

 

Tizio – Meno male, stavolta la domanda non la facciamo noi…

Caio – Sa, dottò, a volte pensiamo di essere fastidiosi…

Sempronio – Sempre a farvi domande…

Ortopedico – Ma che dite? Siamo fra podisti… Allora, qual è “l’oggetto del contendere”?

 

Tizio – No, niente. Si parlava delle analisi del sangue…

Caio – Quando farle, cosa sono, a che servono…

Sempronio – Dove farle, presso chi…, insomma…, le analisi del sangue.

Ortopedico – Le analisi del sangue andrebbero fatte, come direbbe Totò, a prescindere, senza “se” e senza “ma”: esse rappresentano “l’esame di coscienza” dell’atleta praticante di qualsiasi sport. Dovrebbe avere una scadenza periodica dal livello dello sportivo in oggetto. Ad esempio, un podista della nazionale necessita di controlli periodici, a volte perfino mensili, mentre un podista amatore può attenersi ad una visita annuale, ad eccezione ovviamente di qualche caso in cui si manifesti un’ insorgenza sospetta e prolungata che debiliti l’organismo.

 

Tizio – Sì, dottò, però Caio faceva confusione fra sideremia e anemia…

Caio – Ma no, sei tu che non capisci…, sono la stessa cosa…

Sempronio – Vede dottò, stanno sempre a discutere…, io sono intervenuto dicendo che il sangue è come una minestra con tanti ingredienti, ognuno separato e diverso dagli altri, ma che contribuisce insieme a loro a formare il gusto e la sostanza della pietanza.

Tizio – Dottò non lo pensate: lui fa’ il cuoco…

Sempronio  (rivolto a Tizio e a Caio) – Imbecilli…

Ortopedico (sorrisetto) – In effetti non ha tutti i torti. Però, bisogna individuare il malessere dove si annida (stiamo parlando di analisi fatte, perché si è manifestata una qualche anomalia fisica). Gli “ingredienti” di cui parla Sempronio sono indicatori di uno squilibrio organico che va’ svelato, affrontato e risolto, pena il perdurare e l’aggravamento del malessere.

 

Caio – Ma quali sono gli esami da fare?

Ortopedico – Emocromo, formula leucocitaria, sideremia, ferritina, transferrina, creatinemina, azotemia, uricemia, ammoniemia, cortisolo, testosterone, CPK, HDL, sodio, potassio, magnesio, calcio…

 

Tizio – Tutti questi…?

Caio – Però…

Sempronio – Dottò, mò questi imbecilli vi chiederanno se le analisi si possono fare a… puntate!

Tizio e Caio (insieme) – Cretino!

Ortopedico (altro sorrisetto) – Eh no…, non è possibile… E’ possibile però essere informati e consapevoli. Le analisi del sangue,,ad esempio, non vanno fatte dopo uno sforzo, un allenamento, molto intenso. E neppure dopo una serata in cui si è mangiato a sbavo (perché è noto che il prelievo di sangue si effettua di mattina presto a digiuno). Cioè, il sangue prelevato non deve contenere valori che non sono solitamente quelli dell’organismo.

 

Sempronio – Valori che poi sono sempre un po’ soggettivi, è vero?

Ortopedico – Certo, ed è per questo che nelle analisi sono indicati dei limiti entro i quali devono oscillare i valori dell’atleta. Ad esempio, prendiamo il caso dell’emocromo, che è l’esame che desta le maggiori difficoltà interpretative del paziente. Va’ considerato l’ematocrito, cioè il volume occupato dai globuli rossi: i valori normali variano fra il 37-47% nella donna e il 42-52% nell’uomo. Si osserva anche il valore dell’emoglobina, che è la proteina deputata al trasporto dell’ossigeno e che si trova nei globuli rossi: nella donna i valori normali sono generalmente di 12-16 grammi, mentre nell’uomo sono di 14-18 grammi. Vi sono anche, sempre per quanto riguarda l’esame del sangue nel suo insieme, il cosiddetto “volume corpuscolare medio” (MCV), che è il volume che ha in media un globulo rosso e che normalmente è di 80-100 fentolitri; e la “emoglobina corpuscolare media” (MCH), corrispondente alla quantità di emoglobina contenuta in media in globulo rosso e che è compresa tra 27-33 picogrammi.

 

Tizio – Fentolitri…, picogrammi…

Caio – Certo che a star dietro ai termini medici…

Sempronio – Certo, noi podisti, sentiamo più spesso termini come “sideremia”, “PK”, “HDL”…

Tizio (rivolto a Sempronio) – Scemo, non si dice “PK”, ma “CPK”, da non confondersi, come stai facendo tu, con “check up”.

Sempronio (rivolto a Tizio) – Idiota, lo so che cosa significa “ceck up”, “controllo generale”.

Ortopedico – Effettivamente, per i non addetti ai lavori è un po’ complicato districarsi in certi termini. I podisti si trovano tutti i giorni di fronte a delle situazioni fisiche concrete, ma che sono indicate con parole poco conosciute. Ma si sa, il podista è un tipo pratico, non teorico. Vediamo allora di fare un breve riepilogo delle voci che si riscontrano nelle analisi del sangue. Cominciamo dalla “sideremia”, che è la concentrazione del ferro nel sangue, che varia fra i 60 e i 150 microgrammi. Il famoso “CPK” (che permette di valutare le condizioni di recupero muscolare degli allenamenti) ha valori normali che non devono superare i 300 mU/ml. I valori del “sodio” (la cui carenza comporta stanchezze e crampi) oscillano tra  135-145 mEq/l; quelli del “potassio” (la cui mancanza causa dolori muscolari) sono normalmente di 3,5-5,2 mEq/l; quelli del “magnesio” (che inerisce la stanchezza muscolare) si riscontrano tra 1,7-2,3 mEq/l.

 

Tizio – Ah, ecco. Conoscere questi valori, saperli cioè in partenza, vuol dire essere più pronti, come quando ci si allena mediante una tabella predisposta.

Caio – Giusto. Però, dottò, tutte quelle sigle…, “psicogrammi”…, mEq/l…

Ortopedico – E’ come diceva Sempronio: è una minestra. Ognuno degli ingredienti ha un nome che lo distingue dagli altri: patata, pomodoro, carota, eccetera eccetera.

 

Sempronio (rivolto, trionfante, a Tizio e a Caio) – Visto? Che vi dicevo?  

 

 

 

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