La cisti sebacea inguinale che non ti aspetti

Al podista possono capitare imprevisti veramente inaspettati, come la cisti sebacea inguinale. Ora, qualsiasi cosa avvenga che metta appena in discussione la tranquillità atletica dei podisti, come può essere questa cosa che riguarda… l’apparato locomotore, è giustamente fonte di fondata preoccupazione, sia per l’insolita evenienza che per la paura di dover vanificare un periodo di buone prestazione podistiche. Ma cos’è questa cisti sebacea inguinale?                                                                           

La cisti sebacea è un’insolita e incipiente formazione sottocutanea, quasi sempre di natura benigna, di forma ovoidale, che si sviluppa perché una ghiandola sebacea si è occlusa. In questo caso, è avvenuto che la struttura non ha più saputo secernere il proprio contenuto fisiologico (peli, detriti epiteliali, materiale grasso). I fattori che hanno potuto determinare la sua insorgenza sono diversi e vanno da una dieta ricca di grassi, all’assunzione reiterata di bevande alcoliche, a una condizione patologica di stress, a una certa familiarità genetica (sindrome di Gardner) e perfino ad attività cosmetica e depilatoria come nei casi molto frequente nell’ambito del podismo… al femminile.

Per evitare che la cisti possa aumentare di consistenza (in effetti, tende sempre ad aumentare il suo volume, tanto che può arrivare oltre i 6 cm), è consigliabile il rapido e preventivo intervento chirurgico della parte interessata, capsula compresa, onde evitare fastidiose recidive. L’intervento consisterà, in anestesia locale, della rimozione della cisti e l’attività podistica potrà essere ripresa anche dopo soli 10 giorni dalla rimozione dei punti di sutura, come si suol dire in circostanze simili, salvo complicazioni. E i podisti sanno che la ripresa degli allenamenti, benché quasi immediata, dovrà essere commisurata ad una certa dose di cautela, nonché di gradualità.

La cisti sebacea inguinale, in effetti, è un… “foruncolo esagerato”, tutto qui. Certo, è fastidiosa, ma i podisti sanno affrontare (e superare) ben altre avversità.

 

 

 

 

 

 

 

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