Le previsioni del tempo

                     (In vista di una gara di 10 km su strada con un migliaio di partecipanti)

Per fare le previsioni del tempo, meteorologicamente parlando, gli addetti si basano su di uno studio che comprende diverse discipline, che potremmo molto semplicisticamente (ci perdonino gli specialisti) ridurre ad una: Geografia. Infatti, mari, venti, atmosfera, temperature, sono tutti riconducibili alla geografia: “geo” = “terra” + “grafia” (“scrittura”, “lettura”). In conclusione, osservazione (ecco la “lettura”) di ciò che avviene sulla Terra, in base a precedenti e sistematiche “osservazioni”. E poiché i fenomeni terrestri obbediscono alle leggi che li regolano, ecco che è possibile fare le previsioni del tempo. Attenzione, “previsioni”, non “certezze”.

Invece, per fare le previsioni del tempo “podisticamente parlando”, almeno di una gara di 10 km su strada, gli… “addetti”… (cioè il sottoscritto e lo sterminato noché qualificato stuolo di podisti veterani) si basano su di uno studio che comprende diverse discipline, che potremmo molto semplicisticamente (ci perdonino gli specialisti) ridurre ad una: Storia. Infatti, gli atleti, le gare, gli infortuni, gli allenamenti, sono tutti riconducibili alla storia: “historia” = “ricerca”. In conclusione, ricostruzione ordinata dei fatti, con analisi di cause e conseguenze. E poiché i fenomeni podistici obbediscono alla legge che li regola, cioè l’esperienza (“conoscenza delle cose umane acquisita per prova diretta”), è possibile fare le previsioni del tempo. Attenzione, anche in questo caso come nel precedente, “previsioni”, non “certezze”. Tra l’altro, e non a caso, non sono stati “previsti” i secondi, che possono incidere in maniera assai determinante, come nel caso ad esempio di un podista che concludesse una gara in tot minuti e…59 secondi.

 Analogamente, non sono stati “previsti” gli atleti che scendono sotto i 35’, che pure “esistono e persistono” in ogni gara, di solito riferibili alle prime 4/5 posizioni assolute, perché “estremamente variabili”, a causa di condizioni molto soggettive.

 

 

 

 

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