IL MIO FELICE PELLECCHIA
Limpida è la sera nell’ora del tramonto
e brilla in lontananza l’astro suo arancione
strugge il ricordo come di un racconto
quello riferito ad un fulgido campione.
Penso con rabbia e penso con dolore
era davvero quello che si dice
forte di gambe ancora più di cuore
questo vi assicuro era il mio Felice.
Quando ogni tanto in gare lo incontravo
sempre un sorriso oppure un suo consiglio
io m’industriavo e un po’ lo imitavo
ma all’arrivo distava più di un miglio.
Quanto mi manca e quanto mi addolora
la sua scomparsa io questo non so dire
ma la sua voce dirò la sento ancora
perché l’affetto non vuole mai morire.
Limpida è la notte nell’ora delle stelle
e brilla in lontananza quella dell’Orione
sento improvviso un brivido alla pelle
scrivo nell’aria questa semplice canzone.
Complimenti a chi ha avuto un pensiero così gentile. Davvero molto bella.
Un saluto affettuoso.
Daniela
Eravamo sul campo coni di Avellino quando la notizia arrivò. Ero a fare strecking vicino alla siepe prima di fare il lavoro. Non feci nemmeno la doccia e andai a Serino. Purtroppo era vero!